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Il Borgo: «Ripensare via dei Mille, stop al traffico selvaggio e servono posteggi»

Il Borgo: «Ripensare via dei Mille, stop al traffico selvaggio e servono posteggi»

foto da Quotidiani locali

PAVIA. Ridurre il traffico su via di Mille, che ha bisogno di un intervento di rigenerazione, e al tempo stesso garantire più posteggi ai residenti. La viabilità è uno dei temi caldi in Borgo Ticino, ma non il solo: nell’assemblea convocata sabato dal comitato di residenti ne sono emersi tanti altri, dalla necessità di avere più verde e curare meglio quello che c’è, alla richiesta di spazi per i giovani, a quella di sviluppare una vocazione turistica con la proposta di raccontare il Borgo e la sua storia con dei murales.

Le proposte del comitato

Stefano Gerard e Pierangelo Monni, due dei fondatori del comitato spontaneo, hanno introdotto ricordando come il comitato stesso sia nato per opporsi alle scelte ad alto tasso di cemento previste nel quartiere dal Pgt (via Acquanegra, via Vignazza, via Bramante, ma anche il progetto sull’ex campo degli Aquilotti). Alla battaglia urbanistica («Non vogliamo che il Borgo venga stravolto da pochi speculatori», dice Gerard) si è aggiunto un elenco di proposte. A partire dal ripensamento complessivo di via dei Mille, al centro di una serie di richieste di intervento: rifacendo manto stradale, marciapiedi, portici e piantando alberi; ridurre un traffico considerato insostenibile e causa di inquinamento, limitando la velocità dei veicoli; rifare fognature e rete idrica. Sul verde, progettare nuove aree e fermare il degrado del Vul. E ancora, l’idea (di Pier Vittorio Chierico, storico del Borgo e già presidente del Consiglio di quartiere) di decorare alcune facciate con murales («il Borgo è sulla via Francigena, un progetto del genere riqualificherebbe il quartiere favorendo anche le piccole attività commerciali»). C’è poi una richiesta preliminare, che ha trovato anche ieri diversi consensi: “istituzionalizzare” la voce dei cittadini ripristinando i Comitati di quartiere. Su questo Roberto Rizzardi, consigliere comunale e residente in Borgo, ha ricordato che nel 2019 era stato approvato un regolamento per riattivare i Comitati di quartiere, ma che non è stato mai applicato.

Sulla viabilità e sull’eccessivo traffico su via dei Mille c’è chi come Mario Bobba ipotizza un senso unico in continuità con il Ponte Coperto (quindi con transito solo verso sud), lasciando solo ai residenti la possibilità di percorrere la strada in entrambi i sensi. E poi «i parcheggi che sono un problema enorme in Borgo, anche perché nel tempo ne sono stati eliminati alcuni», dice un altro residente. Capitolo verde: sempre Bobba suggerisce che la sponda sinistra del Gravellone potrebbe fungere da marciapiedi, ma bisognerebbe ripulire il percorso, mentre Franco Costantino sottolinea l’esigenza di provvedere alla manutenzione delle rive in Borgo basso.

«Mancano spazi per i giovani»

Milena D’Imperio (ex vicepresidente Pd della Provincia) segnala che sul Gravellone mancano cestini per le deiezioni dei cani, «è l’unico quartiere tra quelli in cui ho abitato che non ne ha». Sul commercio: «Negozi di vicinato non ne esistono più, invece è stato aperto un supermercato che ha ammazzato il quartiere». L’argomento viene ripreso da Tullio Montagna (ex presidente della Provincia e senatore Pci-Pds-Ds): «Creare in Borgo una stazione di partenza per le gite nel Siccomario sosterrebbe anche l’economia locale e i negozi». Altra proposta è quella di raccogliere l’acqua piovana in vasche di laminazione, per riutilizzarla in ambito agricolo in periodi di siccità. Da più parti si reclamano centri di aggregazione. Ilaria racconta di essersi trasferita da Roma a Pavia 11 anni fa e da 4 è in Borgo: «Manca un disegno complessivo sul quartiere. Le scuole sono sature e mi chiedo cosa succederà con le nuove costruzioni previste. Servono servizi, ciclabili, il parco in Strada Leona è abbandonato. E i ragazzi non hanno spazi dove incontrarsi».

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