Oltrepo, è qui la festa: il pari col Casteggio fa volare i bronesi in D
CASTEGGIO. Missione compiuta per l'Oltrepo che ottiene il punto che mancava per festeggiare la promozione in D, contro un Casteggio che ha onorato l'impegno, rifiutando il ruolo di comparsa nel derby della via Emilia. Lo 0-0 finale è lo specchio fedele di una gara intensa agonisticamente, a tratti ruvida nei contrasti, in cui si sono registrate pochissime occasioni da entrambe le parti. Spettacolare la cornice di pubblico, con la tribuna affollata, e tantissime persone dislocate sul perimetro del campo. I portieri restano praticamente inoperosi, limitandosi a qualche uscita.
Nel primo tempo, il Casteggio inizia con tanta aggressività, quasi a voler mandare un chiaro messaggio all'Oltrepo sul fatto che i gialloblu non avrebbero steso alcun tappeto rosso in questo derby. Si lotta con ardore su ogni pallone, in un campo imperfetto, come rilevano entrambi gli allenatori nel post gara. Difficile fraseggiare con precisione. Nell'Oltrepo, Vaglio viene fermato in offside al 35', su imbeccata di Ferraro. Il Casteggio si propone con pericolosità in chiusura di prima frazione, con Buscaglia che di testa innesca Bertocchi, ma Guerci è reattivo in uscita.
In avvio di riprsa, Negri si oppone alla botta di Andrini, dopo un'uscita di Cizza, poi la partita non offre particolari sussulti. In casa Oltrepo, comincia il conto alla rovescia per poter scatenare la festa. Mister Barbieri cambia la composizione dell'attacco, con gli ingressi di Cavallotti e Franchini, per dare maggior freschezza. Al 37', chance per il Casteggio con la punizione dalla destra di De Stradis, che suggerisce al limite per Brugni; la difesa dell'Oltrepo respinge, e favorisce la ripartenza di Cavallotti, che però non gestisce alla perfezione l'azione di rimessa e viene fermato in corner.
Nel finale di match il Casteggio perde per infortunio, prima De Stradis e poi Buscaglia, usciti entrambi con una caviglia malconcia.
Il recupero, originariamente di 3', viene cosi allungato, con il pubblico di fede biancorossa, tra cui un gruppo di baby-ultras del settore giovanile, che non sta più nella pelle.
Esplode la festa
Gli ultimi istanti di gara scorrono via senza particolare pathos, e al fischio finale dell'arbitro Copelli di Mantova, può esplodere la festa grande dell'Oltrepo.
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La squadra e lo staff intonano cori e si scatenano in balli sfrenati, con una t shirt celebrativa del trionfo. Dopo una prima parte di festa sul campo, il gruppo biancorosso si sposta nello spogliatoio, dove viene sparata musica ad alto volume, e si comincia a brindare per la conquista della serie D. Il patron Fabrizio Catenacci, il diesse Nicola Raso e il dg Maurizio Marcone si godono la festa, complimentandosi con mister Paolo Barbieri (issato in trionfo dalla squadra), lo staff e tutti i componenti della rosa biancorossa, che nel girone di ritorno ha saputo allungare in modo decisivo sulla concorrenza, cucendosi così la serie D sulle maglie. Una cavalcata imperiosa coronata nel derby della via Emilia, dove è divampata la gioia dell'Oltrepo.