Trieste dà l’addio a Lamprecht, paladina del volontariato a sostegno dei disabili
TRIESTE È morta Ernesta Lamprecht, dopo una vita spesa nel mondo del volontariato. Paladina dei diritti dei disabili, fu tra le protagoniste della storica protesta andata in scena 50 anni fa nel palazzo della Provincia di piazza Vittorio Veneto, dove nel 1974 un gruppo di donne si era barricato una settimana per chiedere servizi per i figli con disabilità, inesistenti all’epoca, che poi erano stati concessi grazie a quella mobilitazione, con un fondo pubblico.
A ricordarla oggi sono tante persone che nel suo percorso la donna ha incontrato e aiutato. La figlia Gabriella ripercorre le difficoltà affrontate dalla madre fin dagli anni Sessanta «quando, ancora molto giovane e con tre figlie piccole, aveva dato alla luce mio fratello, con gravi problemi dovuti a un parto complesso. All’ospedale le avevano detto che non sarebbe sopravvissuto. Coraggiosamente l’ha portato a casa dove è rimasto con noi per 21 anni, e dove è morto serenamente. Mia mamma si è spesa per lui senza sosta, curandolo, sostenendolo, portando in vacanza e in giro ovunque. In quegli anni i disabili non avevano diritti e tutele, ed è diventata una sua battaglia. Per mio fratello e per chi viveva la stessa situazione. Voleva che le persone non fossero nascoste o relegate in istituti. Lottava perché avessero servizi e riconoscimenti. Con lei - racconta - altre mamme si erano chiuse nel palazzo della Provincia e quella protesta ha dato una spinta in più e una visibilità enorme al problema».
Ernesta si era poi iscritta all’Associazione per l’autonomia, l’indipendenza e la sicurezza delle persone con disabilità, dove è stata una figura importante per anni. Claudia Marsillio, presidente del sodalizio, spiega che «per me è stata un esempio, che non ho mai dimenticato». —