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Resa inoffensiva la bomba riemersa al Parco Basaglia di Gorizia: l’evacuazione non è stata necessaria

GORIZIA Durante i lavori di riqualificazione che stanno interessando il Parco Basaglia era riemerso, come si ricorderà, un residuato bellico inesploso. La notizia non era stata pubblicizzata, era passata sottotraccia. Ma Il Piccolo, interpellando l’Erpac (che sta effettuando il primo lotto dell’intervento), aveva ottenuto la conferma. Tutto era nato dal fatto che, di punto in bianco, il cantiere si era interrotto e più di qualcuno se n’era accorto e aveva iniziato a interrogarsi sull’accaduto.

Oggi, facendo un sopralluogo nell’area verde, si scopre che si è già proceduto all’operazione di bonifica. Tutto è andato nel migliore dei modi, senza alcun tipo di intoppo. L’operazione è stata condotta a termine dai tecnici dell’Esercito. Non è stata, quindi, necessaria alcuna evacuazione dei residenti: il timore, sotto sotto, era proprio quello, considerato quanto successo recentemente nell’area della stazione della Transalpina. Altri dettagli non vengono forniti.

La Questura, interpellata dal nostro giornale, era stata, in ogni caso, molto rassicurante. Aveva spiegato che si trattava di un residuato bellico risalente alla Prima guerra mondiale, piuttosto piccolo come dimensioni, visto che aveva dieci centimetri di diametro e 25 di lunghezza. Dal canto suo, l’Erpac Fvg (l’ente che ha commissionato i lavori di recupero e sistemazione) aveva «subito informato del ritrovamento la Prefettura e messo in sicurezza il cantiere e l’area circostante».Fra.Fa.

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