Temperature ancora a picco: in Marmolada -17,7°
Ancora neve. Dai 5 ai 10 centimetri ad Arabba, dai 3 ai 10 a Cortina, qualche fiocco pure a Pieve di Cadore e ad Auronzo. E a Belluno? Fino ai 15 millimetri di pioggia. Peraltro pure ad Agordo, Pieve di Cadore, Auronzo. Strano nella terza decade di aprile? Non proprio. Lo è di più la temperatura. Ad Arabba la colonnina del mercurio è scesa a -6.3°, a Malga Ciapela -5.5°, a Pescul di Selva di Cadore a -5.1°. Da segnalare anche le temperature minime nelle località normalmente più fredde: Pian Cansiglio (1010 m) -7.5°, Val Visdende (1240 m) -6.6°, Passo Cimabanche (1530 m) -8.7°, Passo Campolongo (1841 m) -10.0°, Passo Pordoi (2154 m) -9.5°C, Marmolada-Arrivo funivia (3256 m) -17.7°C.
Che cosa sta succedendo? «Da domenica pomeriggio fino a martedì, pur con delle pause, avremo delle precipitazioni più diffuse, quindi un’instabilità», spiega Gianni Marigo, direttore della sede Arpav di Arabba, «anche se non sono previsti quantitativi abbondanti». Ma le temperature? «Sono basse per il periodo. Quindi la quota neve sarà bassa, anzi, potrà scendere anche intorno ai mille metri, localmente perfino un po’ sotto. E, sinceramente, non sono fenomeni da terza decade di aprile».
La vera anomalia, secondo Marigo, non sta tanto nel gelo di queste mattine, quanto nel caldo dei giorni scorsi. «Ci riferiamo soprattutto al weekend scorso: il caldo era anomalo nel senso che lo scarto rispetto alla media era molto rilevante. In questo caso siamo sicuramente con le temperature sotto la media ma lo scarto è meno rilevante».
Le cause del ritorno dell’inverno? «Siamo all’interno di una circolazione depressionaria, ciclonica, che pesca aria dal nord Europa e quindi arriva dell’aria decisamente più fredda. Questa circolazione ciclonica si manterrà e si approfondirà un po’ fra domenica e martedì richiamando dell’aria leggermente più fredda di quella di sabato».
La neve, dunque, resisterà, in particolare nei canaloni. E Marigo è convinto che finché permarrà questa condizione di freddo, l’attesa fusione primaverile sarà molto attenuata. «Poi dipenderà chiaramente dalle masse d’aria che arriveranno in futuro. Andando avanti con la stagione, la fusione prosegue il suo corso naturale. I periodi freddi così la rallentano, periodi molto caldi come quelli della settimana scorsa, tendono ad accelerarla».
Attenzione, in ogni caso, nelle 24 ore, tra domenica sera e lunedì potranno cadere mediamente 10/20 mm con altrettanti cm di neve fresca oltre i 1300/1500 m. Martedì, invece, lieve maltempo fino al primo pomeriggio con leggere precipitazioni nevose fino ai 1200 metri. E temperature sempre basse, come quelle del giorno precedente. Mercoledì sulle Prealpi sarà più probabile qualche rovescio, eventualmente nevoso attorno ai 1500 metri. «Contesto termico sempre freddo per il periodo, con probabili gelate mattutine, ma con rialzo dei valori diurni», conclude il direttore Arpav di Arabba.