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Maxi-concerti e parco fotovoltaico, Ziberna: «È la svolta per l’aeroporto di Gorizia»

GORIZIA. Questa è la vera svolta per l’aeroporto Duca d’Aosta. Tre sono gli ingredienti: attività di volo, maxi-concerti e parco fotovoltaico. Ci abbiamo sempre creduto andando contro tutto e contro tutti».

Il maxi-finanziamento della Regione

Rodolfo Ziberna, the day after il maxi-finanziamento da 2,5 milioni della Regione, è soddisfatto. E si libera le scarpe da più di qualche sassolino. «Questi sono soldi non soltanto per il “Duca d’Aosta” ma per la città e per la Friuli Venezia Giulia perché a beneficiarne sarà la collettività. Andremo, finalmente, a recintare tutta l’area iniziando da via Trieste per poi completare l’operazione sugli altri lembi. Del resto, si tratta dell’unico sito in Friuli Venezia Giulia con queste caratteristiche. Avrà anche una straordinaria efficacia in termini di promozione e marketing territoriale, capace di assicurare alla città una visibilità europea».

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L’attacco a Moretti e Fasiolo del Pd

Poi, l’attacco a Moretti e, in parte, a Fasiolo (Pd) che, ieri, avevano manifestato serie perplessità su questo sviluppo. «Dopo il tentativo di dirottare altrove i 20 milioni del Bando Borghi, oggi la solita sinistra cerca di minare questo straordinario progetto con l’imbarazzante, quanto risibile, osservazione che impedendo per due giorni all’anno su 365 il volo (come accade ovviamente in tutti questi aeroporti in misura anche assai maggiore), si impedirebbe l’uso aeroportuale dello spazio. Delle due l’una: o non sanno di cosa parlano oppure cercano anche in questa circostanza di ostacolare la crescita di Gorizia. Organizzare concerti non significa snaturare l’aeroporto».

Il parco fotovoltaico

Ziberna ricorda anche il progetto del Parco fotovoltaico, per il quale la Regione ha già stanziato 150 mila euro. «Tale investimento garantirà ad Ada (la società consortile, ndr) entrate sia a titolo di canone di sub-concessione di terreno sia a titolo di royalties sull’energia prodotta. Saranno oltre 200 mila gli euro all’anno che finiranno nelle casse della consortile. Tanto per farvi un’idea, l’intera area aeroportuale è di 150 ettari, di cui 100 circa destinati all’airside (alla zona, cioé, di atterraggio e decollo degli aeroplani turistici). L’area individuata per il fotovoltaico si trova nella zona Sud dello scalo con i pannelli che costeggeranno, grossomodo, il percorso dell’autostrada A34. È una partita importante, probabilmente decisiva per il futuro dello scalo».

Le reazioni

Reazioni arrivano anche dai consiglieri regionali di maggioranza. Diego Bernardis (Fedriga presidente) parla «della visione e dell’impegno» che consente di avanzare, con determinazione, verso lo sviluppo dell’aeroporto di Gorizia. «In particolare – dettaglia l’esponente di centrodestra – dopo l’approvazione della legge, l’amministrazione regionale sarà autorizzata a negoziare un accordo di programma con il Comune e il “Duca d’Aosta”. Questa intesa mira a valorizzare e adattare l’area di via Trieste per ospitare grandi eventi. Queste risorse consentiranno una vasta infrastrutturazione dell’area con un’attenzione particolare alla preparazione per accogliere le attrezzature necessarie per eventi di grandi dimensioni, come container, generatori e cavi. Inoltre, saranno impiegate per migliorare la viabilità interna, ristrutturare ampie sezioni della recinzione esterna e, in generale, garantire la sicurezza dell’area».

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La Capitale della cultura

Fa eco Antonio Calligaris, portacolori della Lega in Consiglio regionale: «La Regione è consapevole dell’importanza che Capitale europea della cultura può avere non solo per Gorizia, ma per tutto il Friuli Venezia Giulia e, per questo, ha deciso di investire ancora per l’ottima riuscita di una manifestazione che avrà ripercussioni positive su tutto l’indotto regionale». E aggiunge: «Poco più di due mesi fa il presidente della consortile Antonino Vivona comunicava la disponibilità di Enac a concedere gli spazi dell’aeroporto, a fronte di un investimento che è arrivato in tempi record».

L’importante, ora, è che anche la fase realizzativa abbia tempi ugualmente celeri e spediti visto che si parla, davvero da troppi anni, di rilancio del sedime aeroportuale, con tanti annunci a vuoto e i ruderi che continuano a rimanere... ruderi

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