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Ciocca: «Vannacci candidato? Bene, ma prenderò più voti di lui»

PAVIA. Il generale Roberto Vannacci sarà candidato con la Lega (quasi certamente capolista) in tutti i collegi elettorale per le europee dell’8 e 9 giugno. Candidatura che era nell’aria da mesi, che ha fatto storcere il naso a molti leghisti della prima ora (in testa il vicepresidente pavese del Senato Gian Marco Centinaio che aveva anticipato che non lo avrebbe votato), ma che non sembra preoccupare l’europarlamentare uscente (e ricandidato) Angelo Ciocca: «Prenderò più voti io».

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La candidatura di Vannacci è stata ufficializzata ieri dal leader del Carroccio Matteo Salvini a Milano. «Sono contento che un uomo di valore come il generale Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega in Parlamento europeo», ha detto Salvini. «Confermo la mia stima nei confronti del ministro Salvini e sottoscrivo la sua dichiarazione – ha risposto a stretto giro Vannacci –. Sarò un candidato indipendente che mantiene la propria identità e che lotterà, con coraggio, per affermare i propri valori di Patria, tradizioni, famiglia, sovranità e identità che condivido abbondantemente con la Lega».

Carte rimescolate

Il nome di Roberto Vannacci è destinato a catalizzare l’attenzione dell’elettorato più tradizionalista: generale paracadutista, è stato al comando del reggimento incursori Col Moschin, comandante della “task force 45” durante la guerra in Afghanistan ha fatto scalpore pubblicando il libro “Il mondo al contrario” con tesi contenuti controversi espressi su donne, immigrati, omosessuali e ambientalismo, lo ha portato al centro di una considerevole attenzione mediatica, seguita da polemiche e anche denunce. Non è felice della scelta il senatore Centinaio che, all’ufficializzazione, reagisce con un «no comment». Aggiungendo però: «Ma non ho cambiato idea». E Centinaio era stato chiarissimo nell’esprimere la sua idea: «La Lega deve candidare leghisti, già uno che deve meditare se candidarsi o no, non lo sceglierei mai. Se Vannacci sarà candidato nella mia circoscrizione non lo voterò, sceglierò uno della Lega che si è fatto il mazzo sul territorio».

Resta da capire quanti altri leghisti della prima ora si sentiranno spiazzati dalla scelta del leader nazionale Matteo Salvini.

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Ciocca rilancia

Quel che è certo è che Angelo Ciocca, europarlamentare leghista che da mesi è già in campagna elettorale, non sembra preoccupato: «Chiunque venga a dare una mano nelle nostre battaglie contro un’Europa che va contro gli interessi delle persone è il benvenuto. Quello che conta è fermare questi euroburocrati che cercano di farci credere che il vino fa male e la farina di grilli fa bene e che distruggono l’economia con la follia delle auto elettriche imposte e delle case green a spese dei cittadini».

Bene, ma Vannacci capolista nel collegio Nord Ovest non mette a rischio la rielezione di Ciocca? «Nel 2019 il capolista era il mio leader Matteo Salvini e sono stato eletto con 90mila preferenze – risponde Ciocca –. Non vedo perché ora dovrei essere preoccupato per la candidatura del generale Vannacci. Nel mio collegio i sostenitori di Ciocca saranno di più: prenderò più voti del generale».

Nel 2019, però, la Lega era al 30% dei consensi e, nel collegio del Nord Ovest, ha portato a casa 9 europarlamentari, la pattuglia più nutrita. Ora i rapporti di forza con gli alleati di Fratelli d’Italia si sono invertiti e “quota nove” per il Carroccio è irraggiungibile. Quanti europarlamentari eleggerà La Lega nel collegio Nord Ovest? Secondo i bene informati saranno due nel caso di un risultato complessivamente basso per il partito, tre se il Carroccio andrà bene. Su questi numeri Ciocca conta per restare a Bruxelles. —

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