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Pavia, Faldini: «Se il centrodestra vi ha deluso, venite con me»

Pavia. «Ci rivolgiamo ai centristi, ma apriamo le porte agli elettori delusi dal centrodestra che sappiamo essere tanti, e che cercano una formazione politica di moderati in alternativa a chi ha mal governato la città negli ultimi cinque anni». Con questo biglietto da visita, Rodolfo Faldini, 61 anni, funzionario delle Poste, presenta la sua lista, «Facciamo centro», a sostegno di Michele Lissia.

Percorso variegato

Lo stesso Faldini, nella conferenza stampa in sala Consiglio a palazzo Mezzabarba, dichiara di avere un “percorso variegato”. Assessore all’Istruzione nella giunta guidata dall’azzurro Alessandro Cattaneo, poi candidato con Forza Italia a sostegno di Fabrizio Fracassi, ha impiegato poco tempo a scrollarsi di dosso l’etichetta partitica, passando all’opposizione nel Gruppo misto e affiancando il centrosinistra nella “guerriglia” all’amministrazione Fracassi. Il perché del cambio di schieramento lo spiega lui: «Ho sempre privilegiato i rapporti personali agli ordini di scuderia». E la scuderia Fracassi, evidentemente, non è riuscita a imbrigliare e utilizzare a proprio favore le risorse del combattivo consigliere comunale Faldini.

Cosa aspettarsi?

Alla presentazione dei candidati, però, non si parla solo di posizionamento al centro. Faldini parte da quello che è diventato il comune denominatore di molte liste di destra e sinistra - la ricostruzione della piscina Folperti - e a sorpresa le affianca l’idea di un velodromo. Poi garantisce maggiore attenzione alle periferie, migliore cura del verde e del decoro, potenziamento del trasporto pubblico locale, la giusta collocazione di Pavia nel panorama culturale italiano e internazionale («non si può fare cultura con 140mila euro l’anno in una città come la nostra») e infine cita il problema dell’elettrosmog: «In città esistono più di cento antenne: devono essere monitorate le loro onde elettromagnetiche per scongiurare danni alla salute».

Movida e ambiente

Altri temi forti vengono tratteggiati dai candidati consiglieri comunali nelle brevi auto presentazioni. In lista con Faldini, ad esempio, c’è Maria Grazia Losa, fondatrice dell’associazione “Movida altrove” e da anni fiera oppositrice degli eccessi alcolici notturni e, soprattutto, del frastuono provocati in centro dai giovani più gaudenti: «Ai giovani, Pavia offre solo da bere. Diamo loro delle aree per il divertimento che consentano ai residenti del centro di riposare tranquilli. E pensiamo anche ai bambini i cui diritti, in centro storico, sono dimenticati».

Per “Facciamo centro” corre anche Michela Viola, architetta e fondatrice della benemerita associazione “Salt - sacco libera tutti”, i cui volontari, periodicamente, si rimboccano le maniche e puliscono argini e parchi dalla plastica e da ogni tipo di rifiuto. «Mi piacerebbe – dice – che si procedesse a una riforestazione della città perché sarebbe utile a combattere l’inquinamento all’origine di tante malattie gravi». Nome noto è anche quello di Barbara Branzoni, tecnico di radiologia e figlia del’ l’ex arbitro di serie A Lorenzo Branzoni, che vorrebbe veder tornare a brillare la stella di Pavia nel firmamento dello sport nazionale. Infine Cinzia Lazzari condivide la parabola politica di Faldini: candidata cinque anni fa con una lista civica che appoggiava la candidatura di Fabrizio Fracassi. «Ma ho visto sgretolare tutto quanto era stato promesso», dice. —

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