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Abbazia, a Villa Angiolina riapre il Museo del Turismo croato

Abbazia, a Villa Angiolina riapre il Museo 


del Turismo croato

foto da Quotidiani locali

ABBAZIA. Dopo il restauro, anche la riapertura del Museo del Turismo croato, situato nell’ambito di Villa Angiolina. A circa dieci mesi dalla conclusione dei lavori di ristrutturazione del leggendario edificio abbaziano, il 7 maggio tornerà a disposizione dei visitatori la stessa istituzione museale, che da anni si occupa di studio, tutela e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale del comparto turistico nazionale.

A rendere nota la notizia è stata la facente funzioni di direttrice del museo, Vesna Leiner: «Dopo un lungo periodo – ha riferito ai giornalisti – finalmente il nostro museo aprirà i battenti. Nei mesi a venire provvederemo ad allestire la mostra permanente del museo, dopo di che daremo vita a tantissimi eventi in campo culturale e turistico che, crediamo, saranno apprezzati non solo dal pubblico nostrano, ma anche dai vacanzieri e da coloro che soggiornano ad Abbazia per motivi di lavoro e di studio».

Nel 2024, va ricordato, saranno celebrati i 180 anni del turismo abbaziano, anniversario che sarà contraddistinto da numerosi appuntamenti, con la partecipazione di artisti di fama internazionale, come Umberto Tozzi, Anna Oxa, i Morcheeba ed altri. Proprio nel 1844, dunque 180 anni fa, l’ormai mitica Villa Angiolina fece compiere i passi iniziali al turismo abbaziano e quarnerino, ospitando i primi villeggianti. Parliamo dell’edificio simbolo della città di San Giacomo, località dal sapore asburgico, capoluogo altresì della Liburnia. Villa Angiolina fu acquistata e rimessa a nuovo dal patrizio fiumano e commerciante Iginio Scarpa, che diede il nome a questa costruzione quasi in riva al mare in memoria della sua defunta consorte.

Nel giugno dell’anno scorso, e dopo 15 mesi di lavori di ristrutturazione, Villa Angiolina è tornata al vecchio splendore. Grazie al progetto intitolato “Uniamoci tramite il patrimonio”, costato 760 mila euro, la rivitalizzazione ha portato all’arresto del degrado e a interventi di miglioria, quanto mai necessari. Sono state così restaurate tutte le facciate, rimesso a nuovo il tetto, approntato un moderno sistema di riscaldamento e raffreddamento e rifatti i serramenti. Inoltre è stata rinnovata e potenziata la rete wi-fi. Gli interventi hanno riguardato una superficie di mille metri quadrati, sistemati su tre piani. Ancora una volta l’Unione europea ha confermato di essere generosa verso questi progetti: infatti il 70% è stato stanziato da Bruxelles, mentre il rimanente 30% è arrivato dalle casse comunali di Abbazia. Subito dopo il restauro dell’antica villa, inserita da tempo nel Registro dei beni storico culturali della Repubblica di Croazia, è stato dato il via ai lavori di rifacimento del vicino parco e del vivaio di piante situato a poca distanza dalla villa.

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