Sara Curtis si racconta mentre aspetta le Olimpiadi
“Parigi 2024? Non ho ancora realizzato che ci andrò anche io, quando mi sono qualificata ho pianto. Federica Pellegrini è sempre stata un’icona del nuoto per me, battere un suo record è importante per la mia crescita”
A soli 17 anni Sara Curtis vive già la vita di una donna adulta, fatta di responsabilità, scadenze, obiettivi per i quali lavorare sodo e vanta già un’Olimpiade per la quale preparare la valigia.
Nonostante tutto questo, il sorriso è la prima cosa che ti viene in mente pensando a Sara Curtis: sempre solare, sempre rilassata, proprio come una persona che si sta divertendo come una matta nel fare quello che fa.
La 17enne di Savigliano, all’ultimo anno nella categoria Cadette, ha raggiunto la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 nei 50 stile libero migliorando il Record Italiano di Silvia Di Pietro durante i Campionati Italiani Assoluti disputati lo scorso marzo a Riccione, un traguardo che ha fatto fatica a realizzare nell’immediato.
Le Olimpiadi sono un traguardo prestigioso, un sogno che si avvera e che fa parte dell’immaginario di ogni atleta e la qualificazione è arrivata appena un giorno dopo un altro traguardo prestigioso per Sara Curtis, che è riuscita a battere il Record Italiano Cadette di Federica Pellegrini.
Un Assoluto indimenticabile per Sara Curtis.
Poche settimane dopo, nonostante un programma di preparazione intenso mirato alle Olimpiadi di Parigi, Sara Curtis ha preso parte ai Criteria di Nuoto giovanili dando spettacolo.
La piemontese del CS Roero allenata da Thomas Maggiora ha siglato il Record Mondiale Juniores dei 50 dorso collezionando complessivamente sette ori e sei primati della manifestazione!
Come ti sei sentita accolta dal pubblico e dalle altre nuotatrici?
Il nuoto le illumina il viso di gioia, le riempie le giornate, è la parte principale della sua quotidianità, nella quale è indispensabile anche il supporto della sua famiglia e dei suoi nonni.
Quanto è importante l’ambiente che vivi tutti i giorni in allenamento? Che rapporti hai con il tuo allenatore e i tuoi compagni di squadra?
Per Sara Curtis quanto influiscono i momenti “down” nel corso della carriera agonistica?
Quanto incide il fattore emotivo nella carriera di un atleta e come riesci a gestire le emozioni prima di una gara?
Una vita piena di impegni per Sara Curtis, a dispetto sei suoi 17 anni, in cui deve dividersi tra la scuola e il nuoto di alto livello, senza trascurare famiglia e amici.
Le Olimpiadi prevedono un percorso intenso di avvicinamento all’evento, fatto di tante gare ed altre esperienze.
Come vive Sara Curtis la preparazione prima di una competizione?
E infatti in gara ti si vede sempre rilassata e divertita. Come ci riesci?
Com’è invece l’atmosfera prima di una staffetta?
Come affronti una gara e cosa pensi prima di entrare in acqua?
Che consiglio ti senti di dare ai bambini e alle famiglie che vogliono intraprendere questo sport?
Com’è sapere di andare alle Olimpiadi per una ragazza della tua età?
Come vivrai il periodo che ti separa dai Giochi Olimpici?
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