La nipote scopre l’incendio e salva la zia inferma
Anziana zia salvata dalla nipote a Claut. Se la nipote non si fosse accorta subito dell’incendio, il fumo sprigionatosi dalla canna fumaria avrebbe invaso la camera dell’anziana zia, impossibilitata a muoversi dal letto.
E le conseguenze avrebbero potuto essere anche gravi. Invece la prontezza della nipote e il tempestivo intervento dei soccorritori hanno scritto il lieto epilogo.
È successo ieri mattina in via Toti a Claut, intorno alle 7. La pensionata di 89 anni dormiva da sola nella sua abitazione di due piani. Dirimpetto risiedono alcuni familiari, che si occupano amorevolmente di lei, insieme con la badante.
La signora infatti è allettata. La nipote è uscita di buon mattino per comperare il pane in paese. Mentre rincasava ha visto le fiamme e il fumo salire dal camino nella casa della zia. Subito ha mobilitato i soccorsi, chiamando il numero unico dell’emergenza 112, e nel frattempo si è precipitata a casa della zia, con la badante.
L’incendio è rimasto localizzato al solaio e al sottotetto, ma ha sprigionato molto fumo. All’arrivo di nipote e badante, però, non aveva ancora raggiunto la camera da letto dove si trovava l’anziana.
La signora non ha così respirato monossido di carbonio. Lo staff sanitario, intervenuto sul posto con un’ambulanza, ha caricato sulla barella la pensionata e la ha portata in salvo all’esterno dell’abitazione.
A bordo dell’ambulanza sono stati eseguiti i primi accertamenti sulla paziente, per escludere segni di intossicazione. Non sono emersi.
L’anziana stava bene. Nel contempo sono giunti in via Toti i vigili del fuoco dal distaccamento di Maniago, che hanno provveduto allo spegnimento del principio di incendio. Il rogo è partito dalla canna fumaria. Basta qualche residuo di fuliggine a innescare questo tipo di incendi.
Evidentemente in questi giorni più freddi era stato acceso nuovamente il fuoco. I pompieri maniaghesi hanno verificato le condizioni di agibilità dell’edificio, hanno provveduto ad arieggiare i locali e quando con la loro strumentazione specifica hanno appurato che non c’era presenza di monossido di carbonio nell’abitazione hanno consentito all’anziana di rientrare in casa.