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Balzaretti-Udinese, faccia a faccia e rottura

Non è arrivato nessun comunicato ufficiale ieri circa la fine del rapporto tra l’Udinese e il responsabile dell’area tecnica Federico Balzaretti. Questo, però, non significa che ci sarà una retromarcia in merito alle anticipazioni di venerdì sera.

Del resto l’assenza del dirigente bianconero domenica a Bologna vale più di mille comunicati. Il rapporto tra le parti è ai titoli di coda e in merito stanno uscendo dei retroscena che dimostrano come l’epilogo fosse quasi inevitabile.

Mercoledì scorso, quindi alla vigilia dello spezzone di partita con la Roma, all’hotel Là di Moret ci sarebbe stato un incontro al quale avrebbero partecipato Gino Pozzo, Andrea Carnevale, Claudio Vagheggi e Federico Balzaretti.

E lì sarebbero volati gli stracci: al responsabile dell’area tecnica sarebbero state “rinfacciate” parecchie colpe, non ultima la gestione del “caso Brenner”, con l’attaccante brasiliano che non si è allenato per parecchi giorni perché rientrato nel suo paese natale nel momento più delicato della stagione.

Da parte sua Balzaretti avrebbe espresso delle perplessità sul potenziale della squadra sulla cui costruzione, peraltro, lui avrebbe avuto poca voce in capitolo visto che gran parte delle operazioni sarebbero state effettuate dal procuratore Claudio Vagheggi, da sempre molto vicino a Pozzo junior.

Insomma, siamo a livello di ruggini insanabili e questo senza stare a dire chi è dalla parte del torno e chi della ragione anche perché, considerata la stagione fatta dall’Udinese, gli errori sono stati commessi da tutti.

Adesso si tratta di capire se nell’immediato saranno fatte delle scelte. La società sembra orientata a concludere la stagione senza un sostituto di Balzaretti, peraltro al momento ancora sotto contratto con l’Udinese, affidando i compiti dell’ex dirigente del Vicenza ad Andrea Carnevale, da oltre vent’anni uomo della società dei Pozzo.

Attenzione, però, perché già da sabato sono cominciati a circolare un paio di nomi. Il primo è quello di Tolgay Arslan, calciatore tedesco con passaporto turco, per tre stagioni in bianconero (dal 2020 al 2023), con 96 presenze e 5 gol, l’altro è quello di Totò Di Natale, un nome che a Udine non ha bisogno di presentazioni.

Il tedesco, che la scorsa estate è volato a Melbourne per chiudere la carriera di calciatore (ha firmato un biennale) sarebbe disposto a tornare a Udine dall’inizio della prossima stagione.

Di Natale, invece, farebbe le valigie per rientrare in Friuli anche subito per dare una mano a quello che ancora oggi chiama “il mio presidente”, ovvero Gianpaolo Pozzo e il suo amico Fabio Cannavaro, che immaginiamo gradirebbe.

Fantacalcio? Forse sì, forse no. Di sicuro c’è che ciclicamente il patron e Totò si sentono al telefono per salutarsi ma anche per parlare dell’Udinese. Del resto nessuno più di loro vuole bene a quelle magliette bianconere.

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