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Anziano morì dopo una spinta a Villorba, a processo per omicidio il vicino di casa

La spinta all’anziano vicino di casa, che cadde all’indietro sbattendo la nuca e morì, è costato un processo per omicidio preterintenzionale (con le aggravanti dei futili motivi e della minorata difesa) a Marco Braido, 44 anni di Ponzano. La vittima si chiamava Giovanni Gagno ed era un noto commerciante, con negozio di elettrodomestici, a Villorba. Ieri s’è aperto il processo davanti alla Corte d’Assise di Treviso, presieduta dal giudice Francesco Sartorio. S’è trattato di un’udienza prettamente tecnica, nel corso della quale il difensore di Braido, l’avvocato Esmeralda Di Risio, ha presentato un’eccezione preliminare di nullità del decreto che dispone il giudizio in quanto mancava l’avviso di accesso alla giustizia riparativa. Oltre all’accusa di omicidio preterintenzionale, Braido è accusato di lesioni personali gravissime. Perché la spinta rifilata alla moglie della vittima (costituitasi parte civile con l’avvocato Vincenzo Arcidiacono) provocò la frattura di una spalla con una malattia che si protrasse per oltre 90 giorni. I tre figli di Gagno si sono invece costituiti parte civile con l’avvocato Alberto Zannini.

Il fatto risale al luglio del 2020 ed avvenne davanti alla casa della vittima a Villorba. Marco Braido quella mattina arrivò in auto nell’abitazione dei genitori della sua ex compagna, dove aveva vissuto per quattro anni. Sono vicini di casa dei coniugi Gagno, in via Fontane. Pare che Braido avesse posteggiato male l’auto, o che comunque intralciasse l’accesso alla stradina privata. Nella stradina sterrata avrebbe trovato anche un furgoncino di operai che stanno scaricando un condizionatore e altro materiale da installare nella casa di Gagno, facendolo spostare. Per questo dall’abitazione dalla propria abitazione uscirono Giovanni Gagno e la moglie Settima Scattolin (parte civile con l’avvocato Vincenzo Arcidiacono).

E scoppiò un acceso litigio. Secondo l’accusa, Braido spinse prima Gagno che era intervenuto in un secondo momento per difendere la moglie e poi la donna. Ma la spinta data a Gagno fu molto più vigorosa e il commerciante in pensione perse l’equilibrio e cadde sbattendo violentemente la nuca a terra, riportando così una gravissima lesione cranica. In seguito alla violenta caduta Gagno perse dalla testa molto sangue ed entrò subito in coma. Quando i soccorritori del 118 arrivarono sul posto, lo distesero subito in ambulanza e pochi minuti più tardi lo ricoverarono nel reparto di rianimazione dell’ospedale Ca’ Foncello. Purtroppo l’anziano commerciante villorbese, molto noto in paese, morì il giorno successivo. L’autopsia eseguita dal dottor Alberto Furlanetto confermòquanto era emerso già nell’immediatezza del decesso: l’ottantenne morì a causa del trauma cranico riportato nella caduta provocata dalla spinta di Braido.

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