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Pavia, candidature sempre più “liquide”: alle comunali va di moda il cambio di casacca

Pavia, candidature sempre più “liquide”: alle comunali va di moda il cambio di casacca

Dopo 5 anni il panorama è molto diverso. Nomi storici della destra passano con il centrosinistra. I candidati consiglieri sono più di 450 

PAVIA. Una politica sempre meno ideologizzata e sempre più liquida. È questa la prima impressione che si ha analizzando le liste elettorali presentate al momento. E alla fine, sommando i candidati delle varie squadre, potrebbero essere oltre 450 i cittadini che si proporranno al giudizio degli elettori per le comunali di Pavia i prossimi 8 e 9 giugno.

se un marziano...

Se un pavese avesse trascorso gli ultimi 10 anni su Marte e fosse rientrato solo in questi giorni, probabilmente resterebbe stupìto da una serie di volti noti della politica locale che hanno cambiato schieramento. Il precursore, da questo punto di vista, è Marco Galandra, ex assessore al Bilancio in quota Fratelli d’Italia nella giunta di centrodestra guidata dal forzista Alessandro Cattaneo, e oggi in lista con Azione a sostegno del candidato di centrosinistra, Michele Lissia.

Stesso discorso per un’altra ex assessora di Cattaneo ed ex esponente di Forza Italia: Cristina Niutta, alle prossime elezioni, sarà candidata del Partito democratico. L’elenco si completa con Rodolfo Faldini, pure lui assessore di Cattaneo in quota Forza Italia, passato ben presto all’opposizione del sindaco Fabrizio Fracassi e fondatore di Facciamo centro, altra lista a sostegno di Michele Lissia. L’esodo da Forza Italia, poi, si arricchisce di nuovi nomi: Melania La Nave, ex vice presidente del Consiglio comunale sempre durante la consigliatura Cattaneo e Maurizio Lazzari, ex componente del Cda di Asm sempre in quota al partito di Berlusconi. Entrambi oggi confluiti in Italia Viva.

Singolare scambio, poi, è quello tra Roberto Maria Torti e Lidia Decembrino, entrambi consiglieri uscenti ed entrambi ricandidati. Torti, il 14 dicembre 2023, lasciò Pavia Ideale, lista nella quale era stato eletto nel 2019 e della quale fa parte il candidato del centrodestra, Alessandro Cantoni, puntando l’indice sui partiti di maggioranza lacerati al proprio interno, colpevoli di «immobilismo e incapaci a gestire il malcontento diffuso». L’altroieri, Forza Italia ha annunciato di averlo accolto fra le sue fila per sostenere Cantoni. Diametralmente opposto il percorso di Lidia Decembrino, consigliere uscente di Forza Italia che pur restando fedele all’ideale berlusconiano verrà candidata nella lista di Pavia ideale, vale a dire la lista del candidato sindaco del centrodestra Alessandro Cantoni, oggi consigliere regionale, ma sino a febbraio 2023 assessore all’Istruzione nella giunta di Fabrizio Fracassi.

Meno candidati sindaci, più liste

Rispetto alle elezioni del 26 maggio 2019, poi, il numero delle liste presentate sino a ora è maggiore: 16 contro le 13 di cinque anni fa. In compenso allora i candidati sindaci furono sei, mentre oggi sono cinque, almeno al momento: Alessandro Cantoni (Pavia ideale, Lega, FdI, Fi, Pavia prima); Michele Lissia (Pd, Pavia a colori, Iv, Azione, M5s, Avs, Facciamo centro e Cittadini per Pavia); Marco Anselmetti (civica); Paolo Walter Cattaneo (Rifondazione comunista) e Francesco Signorelli (Potere al popolo). E se nel 2019 la candidata di centrosinistra, Ilaria Cristani, era sostenuta da tre liste, oggi Lissia può contare su otto, mentre nel centrodestra cinque appoggiarono Fracassi e cinque sostengono Cantoni.

La giunta Depaoli 10 anni dopo

Una curiosità delle candidature rese note sino a ora nell’ambito del centrosinistra è la sostanziale “estinzione” della giunta che affiancò il sindaco di centrosinistra Massimo Depaoli. Di quell’esperienza, si ricandidano solo Alice Moggi (allora assessore ai Servizi sociali) capogruppo di Pavia a colori e Fabio Castagna (Bilancio) nel Partito democratico. L’ex sindaco Massimo Depaoli, fondatore della civica Cittadini per Depaoli poi cambiata in Cittadini per Pavia, non sarà in lista l’8 e 9 giugno. Non ci sarà quella che fu la sua vice, Angela Gregorini, nel frattempo passata ad Azione. Fuori dalla competizione anche Giuliano Ruffinazzi (Polizia locale) e Ilaria Cristiani (Istruzione e politiche giovanili) che pur restando all’interno del Partito democratico hanno deciso di non correre per le comunali. Non si ricandiderà nemmeno Giacomo Galazzo (Cultura) nel frattempo rientrato nel Partito democratico dopo un’esperienza con Articolo 1. Infine Angelo Gualandi, che nell’esecutivo di Depaoli aveva la delega all’Urbanistica e che, per la lista Cittadini per Pavia, negli ultimi mesi di consigliatura era subentrato allo stesso Depaoli in veste di consigliere di opposizione. Gli altri due assessori della giunta erano Davide Lazzari e Laura Canale, ma entrambi nel frattempo hanno imboccato percorsi professionali distanti dalla politica attiva.

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