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Geometra minacciato, disposta la vigilanza della casa. «Provarono pure a mandarlo fuori strada»

Il prefetto di Padova ha disposto la misura di sicurezza della vigilanza dell’abitazione del geometra Enzo Ferrara capo settore comunale Urbanistica, Attività Produttive ed Edilizia di Vigonza. In pratica la sua villetta di Vigonza è inserita negli obiettivi sensibili da vigilare per le pattuglie dell’Arma e delle altre forze dell’ordine dopo che una mano anonima ha incendiato le due auto di famiglia parcheggiate nel vialetto di casa, la misura è stata comunicata anche al sindaco Gianmaria Boscaro.

«Purtroppo la vita professionale è sempre in salita anche per noi dipendenti pubblici. Cerco di risalire ma non sarà assolutamente facile». È uno degli amari commenti che il geometra Ferrara ha espresso a coloro che stanno continuando a inviargli attestati di solidarietà. Il professionista sta ricevendo decine di attestati di vicinanza.

Benzina come innesco

Un forte odore di benzina. L’hanno sentito i primi soccorritori e i vigili del fuoco. L’ipotesi che viene fatta è che l’innesco sia stato della benzina, forse una tanica, che ha fatto accendere come due torce le auto, una Bmw e una Renault Clio parcheggiate nel vialetto di casa in via Rigato.

«In via Rigato tutti minacciati»

Sulla vicenda interviene il consigliere Dem ed ex sindaco Antonino Stivanello: «Avevano già provato a mandar fuori strada con l’auto Ferrara. Immagino per gli stessi motivi di oggi. Conosco bene il timore delle famiglie che vivono in via Rigato e cos’ha passato Ferrara perché anche io sono stato minacciato» commenta Stivanello «so di persone che hanno subito dei danni all’abitazione solo perché avevano promosso una petizione. Sono in amministrazione da molti anni, queste cose le conosco e so cosa sta succedendo: è una situazione che si protrae da tempo».

«Attendiamo fiduciosi lo sviluppo delle indagini» si legge in una nota diffusa del direttivo del Partito Democratico si è riunito giovedì sera e ha deciso di richiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario. Da tempo il consigliere Stivanello ha voce in capitolo sulle preoccupazioni dei residenti di via Rigato e in passato ha sollevato il problema in consiglio comunale presentando una mozione e delle interrogazioni. Ad un altro amministratore che ieri è andato a trovarlo Ferrara avrebbe fatto nomi e cognomi di sospetti. Ha raccontato di minacce a familiari e di quella volta in cui erano stati modificati i segnali stradali per costringere l’amministratore a percorrere una determinata strada forse per tendergli un agguato, poi non fatto. Ferrara ha gradito molto le visite di amici e amministratori, con i quali ha parlato liberamente. Fa sapere anche che ha apprezzato il fatto che tutte le forze politiche gli abbiano espresso solidarietà per quanto successo.

I ricorsi su via rigato

Proprio in via Rigato - per dare l’idea su una delle tensioni che ruotano attorno alle decisioni comunali - un terreno è stato confiscato su ordine del giudice. Si tratta di una storia datata, che coinvolge una società che aveva avuto l’ordine dal comune di ripristinare un’area dov’erano sorte delle opere abusive per fare attività di autotrasporto e di movimentazione container.

La società è ricorsa al Tar ed ha perso e la stessa decisione è stata confermata anche dal Consiglio di Stato. «L’uso dell’area come parcheggio funzionale all’attività di trasporto per conto terzi è incompatibile con la sua destinazione agricola» scrivono i giudici.

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