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Regine d’Europa: Conegliano batte Milano e conquista la Champions League

Regine d’Europa: Conegliano batte Milano e conquista la Champions League

L’Imoco vince al tiebreak contro l’Allianz, show di Plummer nell’ultimo parziale: è grande slam Pantere

Una lunga striscia gialloblù copre la Turchia e tutta l’Europa.

Conegliano sale ancora in cima al trono della Champions a tre anni di distanza dal primo trionfo a Verona contro il Vakifbank. Anche questa volta, come era logico aspettarsi da una finale di questo spessore, c’è tanta fatica, sofferenza, errori, alternati a sprazzi luminosi di gioco.

La sequenza è la stessa della gara per la Coppa Italia, con Milano che non demorde mai, rischia di andare sotto 2-0, pareggia due volte e cede solo nel finale.

L’anomalo quinto set va in archivio con due punti di Egonu e nessuno di Haak. Ma proprio qui esce la forza del gruppo di Daniele Santarelli, con tutte le altre giocatrici a segno.

E’ questa la chiave vincente di un club che continua a scrivere pagine dorate di storia. E’ il ventiquattresimo trofeo, il quarto di questa stagione da grande slam.

Con Plummer e il primo punto di De Kruijf in fast, Conegliano mette subito le cose in chiaro (5-1). L’olandese alla fine ne fa 6 e diventa la top scorer della storia gialloblù con 2567 punti, uno in più di Egonu, Milano fatica ad entrare in temperatura, mentre le pantere mostrano ritmo partita ancora da finale scudetto.

Il primo set va in archivio senza troppi pensieri con Fahr, ben recuperata da una lieve distorsione alla caviglia destra e il turno di battuta di Lubian.

Egonu chiude il set al 30%, Haak è addirittura al 70%, senza errori e senza murate subite. Ma la ripresa del gioco è nel segno dell’equilibrio, con le meneghine che trovano il primo vantaggio e Conegliano che vede crollare le proprie percentuali.

Proprio Egonu, con Folie e Rettke fanno 3-5. Poi tre errori gialloblù costringono Santarelli al timeout.

Ne segue uno scambio lunghissimo, che le pantere non hanno la freddezza di chiudere. E Milano vola via allungando sul 9-17, con due ace di Malual su Cook e su Lanier, appena entrata per Plummer.

Sono proprio le due americane a suonare la carica con un parziale di 5-0 a cui partecipa anche Haak (14-18). La svedese però di fida troppo della sua diagonale stretta e spreca la palla del meno tre.

Il muro di Wolosz su Sylla e un attacco a tutto braccio di Haak fanno 18-21, ma Sylla e Folie rispondono con la stessa moneta.

Un ace di Lubian e tre errori di Egonu ridanno fiato a Conegliano (23-24), ma è proprio l’opposto di Milano a prendersi la responsabilità di mettere il timbro sul pareggio.

La ripartenza ricalca le orme del primo set, con Milano più fallosa e Plummer, tornata in sestetto, di nuovo letale in attacco (6-2). La ricezione delle rosablù soffre, peggio ancora fa l’attacco e Conegliano mette in saccoccia un buon vantaggio (10-5) e una necessaria dose di fiducia.

Il motore gialloblù piano piano entra a regime, gli scambi si allungano e il cambio palla diventa una costante. E’ sulla P1 che le pantere danno una spallata robusta (18-10), in cui Fahr e Haak finalizzano il lavoro del muro.

Il gioco non decolla, né da una parte né dall’altra. La posta in palio, del resto, è il massimo possibile. La tensione esce fuori sui posizionamenti in campo, sulle scelte, talvolta frettolose, delle attaccanti. Milano va avanti 15-18, grazie anche a 7 errori di Conegliano.

Un break arriva con Haak, ma ancora il servizio di Malual costa il 18-22, che di fatto porta, ancora una volta al tiebreak.

Dopo due ore di partita e una stagione di sette mesi lo stillicidio fa alzare il volume anche ai tifosi locali. Un ace di Wolosz fa subito 3-1, Milano si appoggia a Sylla e Cazaute (5-5). Bugg ostacola De Gennaro su una rigiocata, ma è l’unico errore di un set perfetto della pantere. Cook risolve da par suo e Plummer torna a martellare (9-6). Un muro di De Kruijf in caduta fa 10-6.

Milano si disunisce, non così Conegliano che passa ancora con Plummer e Fahr. Non c’è più storia. C’è solo da festeggiare e da celebrare una squadra leggendaria, che vince il trofeo, come nel 2021, da imbattuta. E’ un trionfo da annali e da applausi

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