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Caseggiato occupato da irregolari, il Comune di Conegliano: «Sgombero immediato»

Ancora occupato l'edificio di via Manin, sopra l'ex Safari club e il Comune ordina un nuovo sgombero. Il caseggiato inagibile continua a essere un “porto di mare”, con un via vai di persone che vi alloggiano, oltre a quelli che vi stazionano all'esterno.

Sono gli stessi abusivi che mettono catene e lucchetti al cancello, quando non è aperto, per non essere disturbati.

L'edificio abbandonato continua a essere abitato in modo irregolare da individui di origine africana. Numerose sono state le proteste e le segnalazioni delle varie attività nelle vicinanze, alcune commesse si sentono in pericolo.

Un'altra diffida è stata inviata in questi giorni a nuovi proprietari che sono stati individuati, oltre a quelli a cui era già stato mandato un avvertimento nel dicembre del 2022. «Immediato sgombero dell’immobile, piano primo e piano secondo, entro e non oltre 30 giorni», ha intimato adesso il sindaco Fabio Chies.

«Procedere conseguentemente alla chiusura degli accessi mediante sistemi idonei ad impedire l’ingresso e l’occupazione abusiva da parte di terzi», questo l'obbligo entro fine mese.

Intanto anche ieri sono state notate persone entrare e uscire, ma è soprattutto verso le ore serali che la zona si popola. Una situazione di degrado che si protrae da anni, senza che i proprietari dell'immobile intervengano, nemmeno in seguito a una prima diffida comunale, «Procedere con l’adozione di tutti i provvedimenti necessari ad eliminare la situazione di pericolo – si aggiunge nel documento firmato dal sindaco Chies - e la contestuale esecuzione dei lavori necessari a ripristinare le condizioni di sicurezza e di idoneità igienico-sanitaria dell'edificio, che dovranno essere realizzati da impresa specializzata e seguiti sotto la guida di un tecnico qualificato».

L'ordinanza è stata trasmessa anche alla Prefettura di Treviso e al comando provinciale dei vigili del fuoco, oltre che al Servizio igiene e sanità pubblica dell'Ulss 2, a ogni ente per le specifiche competenze. Già lo scorso agosto agenti del commissariato e polizia locale avevano proceduto con uno sgombero coattivo.

All'interno bivaccavano nove stranieri, alcuni dei quali irregolari e quindi espulsi. Nonostante il locale si chiuso da anni, continua a essere un luogo di ritrovo e i cumuli di bottiglie d'alcolici lanciati anche dentro il torrente Ferrera che scorre accanto ne sono una testimonianza.

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