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Estate a Marina Julia, niente ordinanza contro i bagni con i vestiti

MONFALCONe Andrà a finire così: anche se adesso indossiamo ancora l’impermeabile, al primo raggio di sole e relativa impennata della colonnina di mercurio il monfalconese medio si fionderà a Marina Julia. E pazienza se la stagione balneare prenderà ufficialmente slancio domenica 19.

Sarà l’anticipo del refrain estivo: ombrellone, tintarella e toc in acqua. Solito schema, senza varianti. Anche perché, di nuove regole non ce ne sono. Neppure sulla scia del messaggio lanciato dal Comune l’altr’anno: «Non si entra in acqua vestiti».

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Interpellata sul punto, foriero a luglio di un flashmob sul golfo, la sindaca Anna Cisint spiega infatti che di varare un’ordinanza ad hoc non se ne parla: «Sarebbe un’irregolarità che non commetterò». Semmai si può pensare a un “ritocco” nei regolamenti, l’unica strada oggettivamente percorribile e già ventilata in passato.

Ma questa non è la priorità di Cisint, che si limiterà, sul tema, a un’operazione di moral suasion, scrivendo una lettera agli interessati «con cui si indicano le modalità adeguate per fruire della spiaggia e del mare, soprattutto per il benessere della persona». Insomma, burkini sì, ma «abiti che sembrano cappotti no, anche alla luce delle elevate temperature e per evitare gli sgocciolamenti che mi sono stati segnalati sugli autobus nel 2023». «È arrivato il momento in cui ci si deve adeguare ai tempi – sottolinea – per rispetto delle donne, la loro sicurezza e una vivibilità migliore degli ambienti».

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In questo momento, infatti, è «il contrasto al velo integrale» la principale battaglia per la candidata alle europee Anna Cisint, che ai suoi cittadini comunque ha consegnato in buona sostanza un “vado ma resto”, se eletta e dunque chiamata a scegliere tra le due cariche. Tutto ciò con una petizione e non andando a reclamare puntuali atti legislativi al governo, di cui la Lega è peraltro saldo partner, poiché in questo caso «l’elemento imprescindibile è la partecipazione dei cittadini», che dà un peso, meglio uno spessore, all’istanza, almeno agli occhi della sindaca. Diversa è stata la questione dell’individuazione dei siti alternativi di preghiera in capo alle amministrazioni, su cui ha avanzato una proposta di legge che «in questi giorni è in discussione alla Camera».

Tornando alla stagione in Marina, la giunta ha tracciato le linee di indirizzo, propedeutiche all’emanazione dell’ordinanza balneare confermando buona parte degli orientamenti tracciati la scorsa estate. Ciò, sempre Cisint, «per rendere sempre più funzionale e piacevole la permanenza in spiaggia, con accorgimenti per rendere il litorale sempre più accessibile alle persone con disabilità e al fine di non arrecare disturbo ai bagnanti, con la disciplina degli orari del carico e scarico delle merci per gli esercizi, dalle 6 alle 9, e disponendo il divieto della vendita ambulante».

È stato inoltre chiesto che «i cassonetti vengano occultati per non impattare sull’ambiente». La stagione 2024 debutterà il 19 maggio e si concluderà domenica 15 settembre: nel lasso gli stabilimenti dovranno assicurare l’apertura non oltre le 9, mentre la saracinesca calerà non prima delle 19. In caso di maltempo l’esercizio si potrà concludere prima, ma dovrà essere comunque garantito il salvamento. Idem nei giorni festivi e prefestivi per i bagni che intendono operare in deroga alle date. Quanto ai fruitori, vige il divieto di lasciare oggetti incustoditi dopo il tramonto. Alla luce del quadro concessorio, le spiagge libere gratuite presentano oggi una superficie di 15.953 mq e in almeno due terzi, per legge regionale, dovrà essere consentito l’accesso ai cani con obbligo del guinzaglio. In definizione i bandi per le nuove concessioni, che decorreranno dal 1° ottobre e scadranno nel 2039, mirando a «qualità e rinnovo di strutture». —

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