World News in Italian

La piazza dei ristoranti di Grado liberata dal rudere pericolante

GRADO È stata finalmente demolita la casa abbandonata che incideva negativamente sull’immagine della zona di piazza Duca d’Aosta, nell’area pedonale nota anche come la “piazza dei ristoranti”. Un rudere che proponeva un vero e proprio pugno nello stomaco rispetto alla bellezza della lunga piazza. Non solo. Da tempo il perimetro era stato transennato poiché la casa era pericolante. L’auspicio è che ora, e in poco tempo, possa essere realizzato un altro edificio, più in linea con i tempi moderni.

L’abbattimento rappresenta un’operazione che Augusto Viola aveva evidenziato di voler perseguire sin dal suo insediamento come commissario straordinario in Comune, sollecitando immediatamente la proprietà affinché provvedesse alla demolizione. L’urgenza era dettata anche dal fatto che il passaggio pedonale nei pressi della casa era stato ristretto, come si diceva, per il rischio che cadessero dei frammenti murari: si era registrato pure un intervento dei Vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’edificio. Ma se questa era sicuramente un’indecenza, oggi in parte risolta, in centro rimane ancora un’altra abitazione che si trova quasi nelle medesime condizioni. È la grande casa di fronte alla basilica di Sant’Eufemia, che dopo aver subito un incendio, pressoché distruttivo, avvenuto ormai diversi anni fa, è rimasta così, inagibile e abbandonata, senza il tetto e con vari interventi tampone fatti via via per cercare di consolidare alcune parti strutturali.

E a proposito di edifici abbandonati, a Grado non si può dimenticare la presenza di una serie di alberghi-fantasma. Ne spiccano alcuni che fanno brutta mostra di sé in zone particolarmente frequentate non solo dai gradesi ma soprattutto dalle migliaia di turisti che frequentano l’Isola. Il riferimento è al Castelletto, a ridosso della passeggiata a mare.

Si chiama così poiché accanto a un normale, squadrato edificio ricettivo - chiuso appunto da anni - c’è proprio un piccolo, basso castello che dovrebbe rimanere tale anche quando ci sarà finalmente l’auspicata ristrutturazione o, meglio, la riedificazione della stessa struttura ricettiva. L’importante è, a ogni modo, che quanto ancora sorge oggi venga mascherato come si deve, perché passeggiare per la diga e imbattersi in un immobile del genere non costituisce proprio una bella scena.

L’altro albergo chiuso da tanto tempo è il Venier, in piena zona pedonale, a poca distanza dalla spiaggia principale. In un’altra zona turistica, di fronte al PalaCongressi, c’è poi il grande albergo Bellevue, anche questo inattivo da diversi anni, mentre nelle vicinanze ecco il più piccolo Uliana. Inoltre, nelle nei pressi dei campi da tennis di via Vespucci, resta chiuso pure il Miga Hotel, benché già completamente ristrutturato: è inattivo, in questo caso, a causa di problemi finanziari della proprietà.

Dagli anni ’90 inoltre risulta chiuso anche l’albergo Julia Sole di via Roma. Stessa sorte, dopo l’incendio di qualche anno fa, per il Plaza Hotel in Pineta. Chiuso inoltre ma in via di ristrutturazione ex novo, e manterrà intatta la storica facciata che dà sul viale principale dell’Isola, anche l’Albergo Adria, che potrebbe riaprire parzialmente, forse, già in vista della stagione turistica 2025

Читайте на 123ru.net