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Addio al prof. Zappoli, ex primario di Radiologia interventistica al policlinico

Addio al prof. Zappoli, ex primario di Radiologia interventistica al policlinico

foto da Quotidiani locali

PAVIA. Federico Zappoli Thyrion, ex primario di Radiologia interventistica al San Matteo, è morto all’età di 71 anni: i funerali si terranno venerdì 10 maggio alle 15 in Duomo.

Chi ha lavorato con lui lo descrive come un professionista competente e capace di innovare un ambito medico così specialistico: «Ci siamo conosciuti quando Zappoli era ancora primario all’Istituto Mondino» racconta Lorenzo Preda, docente d’ateneo e primario di Radiologia 1 del policlinico. «È stato uno dei primi radiologi interventisti, branca in cui eccelleva. Era professionale e competente. All’inizio del Duemila è diventato primario al policlinico». Preda, sottolinea il lato più umano di Zappoli: «Era dotato di grande generosità e passione per ciò che faceva. Fuori dall’ospedale, il suo grande amore erano le auto e le moto: è stato un collezionista e, tra le altre cose, ricordo una Harley Davidson cui era molto affezionato. Gli piacevano anche le Jaguar e le Porsche».

Nato il 20 marzo del 1953 a Bologna, l’ex primario si è laureato in Medicina e poi specializzato in Radiologia all’Alma mater nel 1981: dopo gli anni di servizio, ha concluso la sua carriera al San Matteo poco prima della pandemia Covid, e tra le altre cose è stato anche socio del club Rotary Minerva. Alba Muzzi, direttrice sanitaria facente funzioni del policlinico, mette in luce le qualità scientifiche dell’ex primario. «Nel suo lavoro è stato un precursore – racconta – ha riposto un’attenzione particolare al supporto delle reti dell’emergenza-urgenza e delle patologie tempo dipendenti. Se vogliamo, nel suo lavoro ha fatto una scelta contro corrente: è arrivato al San Matteo dal Mondino, istituto privato dove ha sviluppato competenze specifiche e grande capacità nella radiologia interventistica, un settore nicchia dove non è sempre facile trovare specialisti. Per questo ricorso il suo senso del dovere: anche da primario, copriva i turni di guardia necessari a dare continuità al servizio. La sua scomparsa ci lascia sorpresi, ma siamo grati per il lavoro che ha svolto e la grande collaborazione con gli ambiti dell’emergenza-urgenza e della rianimazione. Nell’ambito della comunità dei radiologi, Zappoli era un professionista noto e stimato, con un carattere forte che all’apparenza poteva sembrare burbero. Tuttavia era dotato di un grande senso dell’ironia, attraverso cui riusciva a sdrammatizzare anche le situazioni più pesanti per i professionisti».

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