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Rizza chiude al quarto posto nel preolimpico e dice addio a Parigi

Rizza chiude al quarto posto nel preolimpico e dice addio a Parigi

foto da Quotidiani locali

PAVIA. Occorreva un’impresa a Manfredi Rizza per conquistare il pass che gli avrebbe garantito la terza partecipazione olimpica, ma il canoista pavese purtroppo non ce l’ha fatta. Sul campo gara di Szeged, in Ungheria, che ospita il torneo europeo di canoa velocità, c’era un solo biglietto disponibile per volare a Parigi col K2 500 (specialità su cui Rizza ha ripiegato, in coppia con Tommaso Freschi, dopo la cancellazione del preferito K1 200, nel quale ha vinto l’argento a Tokyo): ad aggiudicarselo è stato l’equipaggio polacco formato da Jakub Stepun e Przemylasw Korsak, i quali hanno tagliato per primi il traguardo con il tempo di 1’27”57, davanti ai rivali di Bielorussia e Serbia.

Rizza e Freschi hanno comunque chiuso a un più che onorevole quarto posto col migliore dei tre tempi con cui hanno vogato in questa competizione, cedendo solo nel tratto finale e fissando un 1’29’ 14, crono che non è bastato per conquistare la partecipazione ai Giochi 2024.

Occorre però dire che Rizza e Freschi ci hanno provato fin dalle batterie. Il trentatreenne ex atleta della Canottieri Ticino (ora nel gruppo sportivo dell’Aeronautica militare) col compagno di nazionale è partito forte nella terza serie delle qualificazioni, che i due azzurri hanno concluso col crono di 1’29”76, guadagnandosi così il passaggio in semifinale. Rizza e Freschi hanno remato ancora più forte, concludendo al terzo posto la seconda serie delle semifinali (1’29”76), la più impegnativa, tanto che il loro tempo è stato il terzo migliore in assoluto delle due serie. La coppia azzurra in semifinale è stata preceduta dall’equipaggio serbo (1’28”80) e dagli slovacchi (1’28”89). In finale, Manfredi e Tommaso ci hanno provato ma i polacchi si sono dimostrati troppo superiori.

A Tokyo, nel 2021, Rizza aveva conquistato la medaglia d’argento nel K1 200 ma per cercare di partecipare alla terza olimpiade è stato costretto a cambiare distanza e puntare sui 500 metri in quanto i 200 sono stati cancellati dal programma delle Olimpiadi. Dopo aver provato con il K4 500, il pavese è diventato capovoga del K2 insieme a Tommaso Freschi, insieme al quale ha battuto la concorrenza azzurra, guadagnandosi quest’ultima chance. A seguirlo, in Ungheria, è stato come sempre il tecnico Stefano Loddo, col quale ha costruito i suoi successi.

Maurizio Scorbati

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