World News in Italian

Rilancio dello stabilimento Wärtsilä Trieste, distanze molto ampie sulle retribuzioni fra Msc e sindacati

Rilancio dello stabilimento Wärtsilä Trieste, distanze molto ampie sulle retribuzioni fra Msc e sindacati

Le sigle chiedono la conferma dell’intero trattamento economico mentre la compagnia di Aponte parte dall’applicazione del contratto nazionale e dell’anzianità, tralasciando contrattazione di secondo livello, premi di risultato e superminimi

TRIESTE. «Distanze molto ampie», ma nessuno scontro in atto, «perché Msc ha aperto almeno a trattare». I sindacalisti escono con sguardi interrogativi dall’incontro organizzato giovedì nella sede triestina di Confindustria per avviare la discussione sulle retribuzioni con il gruppo che si appresta a subentrare nel comprensorio Wärtsilä di Bagnoli della Rosandra. Il secondo confronto tra Msc e rappresentanze dei lavoratori si conclude senza tensioni, perché di cifre non si è ancora parlato, ma il braccio di ferro pare solo rimandato. Le sigle chiedono infatti la conferma dell’intero trattamento economico e giuridico dei lavoratori, mentre Msc parte dall’applicazione del contratto nazionale dei lavoratori e dell’anzianità, tralasciando dunque contrattazione di secondo livello, premi di risultato e superminimi individuali.

Le schermaglie

Dopo le schermaglie iniziali del primo tavolo tenutosi a Roma due settimane fa, azienda e parti sociali hanno cominciato ad affrontare il nodo del trattamento dei lavoratori, ma le cose non sono entrate ancora nel vivo. Il vero test sulle relazioni sindacali per la compagnia di Gianluigi Aponte pare dunque rinviato al tavolo già convocato per il 28 maggio, quando dovranno necessariamente essere affrontati i nodi concreti.
Fra i sindacati serpeggia però preoccupazione. Msc conferma il contratto nazionale di categoria e il rispetto dell’anzianità, ma al momento non sono sul piatto contrattazione di secondo livello, premi di risultato e superminimi individuali: voci di cui i sindacati chiedono il mantenimento e che in Wärtsilä sono più alte della media delle fabbriche metalmeccaniche. Ancora nessuna rottura, però, perché l’azienda si dice disposta a trattare.

L’alert del sindacato

Dal sindacato arriva però un alert. «Le distanze – dice il coordinatore della Fim triestina Alessandro Gavagnin – sono ancora grandi tra l’idea di partenza e quanto chiede il sindacato, che domanda un riconoscimento della professionalità, dell’anzianità e del lavoro svolto negli anni. Ci auguriamo che nel prossimo incontro la proposta di Msc confermi quanto oggi i lavoratori percepiscono». Il collega della Uilm Antonio Rodà parla di «distanza importante», ma riconosce che «l’azienda è fortunatamente disposta a discutere su salario e welfare. Prossimamente dovremo andare nel concreto e per ora non ha senso commentare oltre: vedremo i fatti e chiediamo sensibilità per uno stabilimento con una storia e una cultura industriale importanti. L'obiettivo è raggiungere un accordo a garanzia dei diritti dei lavoratori che permetta l'avvio di un progetto industriale che auspichiamo possa rappresentare un volano di sviluppo industriale per il territorio».

L’investimento su Trieste

I sindacati riferiscono a margine che Msc ha riconfermato l'importanza dell'investimento su Trieste con un progetto di lungo termine. Di cifre, livelli e contrattazione aziendale non si è però ancora cominciato a discutere. Il confronto partirà solo da fine maggio, quando sarà ormai prossima la chiusura dell’accordo tra Msc e Wärtsilä. La previsione è che l’accordo sia raggiunto tra fine maggio e i primi di giugno. I sindacati hanno chiesto intanto che la cassa integrazione venga arricchita da Msc per alleggerire le difficoltà cui i lavoratori rischiano di andare incontro nel prossimo triennio, posto che la piena operatività del nuovo impianto è Msc è fissata per la seconda metà del 2027.
Dal gruppo Aponte arriva intanto una comunicazione distensiva di apertura: «Medlog, parte del gruppo MSC, ha incontrato a Trieste le rappresentanze sindacali con le quali è stata intavolata una approfondita e proficua discussione. La società ha ascoltato con attenzione le istanze dei rappresentanti dei lavoratori e ora saranno fatte tutte le opportune valutazioni con l’obiettivo di poter avvicinare il più possibile le posizioni, pur tenendo in considerazione le differenze della nuova industria che si insedierà nello stabilimento rispetto alla precedente attività. Nelle prossime settimane Medlog è fiduciosa di poter addivenire a una chiusura positiva dell’accordo».

Riunione di coordinamento

L’incontro con Msc è stato preceduto da una riunione di coordinamento tra i vertici di Wärtsilä e i rappresentanti nazionali, provinciali e aziendali di Fim, Fiom e Uilm. La multinazionale finlandese ha aggiornato le parti sociali sulla trattativa in corso con Msc, incentrato in questa fase sulla necessità di delineare le forme di convivenza all’interno dello stabilimento. Secondo quanto comunicato dal presidente e ad di Wärtsilä Italia Michele Cafagna, l’intesa prevede la cessione dello stabilimento per il valore simbolico di un euro a Msc, che per 5 o 10 anni affitterà poi alla società dei motori gli spazi necessari per le attività di service e ricerca&sviluppo. Fim, Fiom e Uilm chiedono che al prossimo incontro Wärtsilä illustri una versione aggiornata del piano industriale per le attività che rimarranno in Italia, la cui proiezione triennale per i sindacati deve partire dalla firma dell’Accordo di programma in lavorazione e andare dunque oltre l’attuale scadenza del 2025.

Esuberi scesi sotto le 300 unità

Come noto, Msc ha ufficializzato un investimento da 104 milioni e la piena occupazione degli esuberi, il cui numero attuale è sceso sotto le 300 unità dalle 451 inizialmente previste, a causa di una serie di trasferimenti interni a Wärtsilä e di uscite volontarie. La società subentrante ha inoltre intenzione di assumere un altro centinaio di persone per le attività di manutenzione e logistica di stabilimento. Come noto, Msc punta su Bagnoli per produrre annualmente mille carri ferroviari e tremila carelli, oltre a svolgere manutenzione su un altro migliaio di vagoni. Per avere però un quadro più chiaro della situazione bisognerà attendere l’esito delle trattative che contemporaneamente Msc sta svolgendo con ministero delle Imprese e dell’Economia, con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento della produzione in esenzione doganale prevista dal porto franco internazionale e sostegno pubblico attraverso forme di incentivazione, dai fondi per il reshoring allo strumento del Contratto di sviluppo messo a disposizione da Invitalia e dalla Regione, che si è già impegnata a finanziare le sistemazioni ferroviarie necessarie nell’area di FreeEste e la formazione dei lavoratori.

Читайте на 123ru.net