L’asilo nido di Cervignano spopola tra le famiglie bisiache
CERVIGNANO Cos’abbia di così speciale, è difficile da stabilire con precisione. Fatto sta che l’asilo nido comunale di via Costantino Dardi a Cervignano sta riscuotendo un singolarissimo successo tra le famiglie della Bisiacaria e dell’Isontino.
A farsi avanti per “conquistare” uno dei 30 ambiti posti per il prossimo anno, sono stati infatti anche genitori di Turriaco, Staranzano, San Canzian D’Isonzo, Ronchi dei Legionari, Romans D’Isonzo e Monfalcone. Domande che si sono aggiunte a quelle presentate, più comprensibilmente, da coppie della Bassa (da Cervignano ad Aquileia passando per Fiumicello Villa Vicentina), oltre ad altre provenienti da altri comuni friulani e una persino da Trieste. In totale 77 richieste per una struttura che conta complessivamente 69 posti e offre una sezione lattanti e una sezione medio-grandi.
Un dato eccezionale che, come rileva orgoglioso l’assessore all’Istruzione e Cultura di Cervignano, Cristian Zanfabro, «non solo legato al fatto che i richiedenti non trovano posto nei nidi di Trieste e Monfalcone, ma soprattutto, al passaparola e alla nomea di cui gode il nido, come rilevato dagli stessi genitori al momento della presentazione di ammissione. È motivo d’orgoglio– afferma– sapere che il nido di Cervignano, quest’anno ha avuto un incremento delle richieste: il dato che mette in luce il lavoro fatto in questa struttura, è che tra tutte le domande dei non residenti, abbiamo addirittura richieste, appunto, da Trieste, Monfalcone, e da diversi comuni dell’Isontino, oltre a quelle dai paesi vicini.
Questo potrebbe essere uno spiraglio al tunnel della denatalità, auspicando in un aumento globale in cui asili ed elementari un domani possano di nuovo essere riempiti. Ringrazio i docenti di questa struttura gestita alla grandissima e super quotata. Sottolineo infine che finalmente, dopo 14 anni, abbiamo avuto il parere favorevole da parte dei vigili del fuoco per l’attività di adeguamento alla prevenzione incendi, per il quale la Regione ci ha assegnato 375 mila euro: per ultimare i lavori manca il trasferimento di fondi dal Ministero all’Istruzione» .
Altro dato emerso dalla presentazione delle domande è che tre di queste siano state effettuate da mamme incinte. Il regolamento comunale prevede infatti nel caso di nascituro che la data presunta del parto sia antecedente al 31 maggio dello stesso anno, pertanto non sono state accolte poiché riguardanti bambini non ancora nati, dalla cui attestazione di gravidanza risulta che la data prevista del parto è successiva al 31 maggio 2024.
L’assessore Zanfabro, conclude ricordando che «39 dei bambini iscritti all’anno educativo 2023/2024 rimarranno per proseguire il percorso educativo, salvo disdetta, e di conseguenza i posti disponibili sono 30» . f.a.