Cavallino, apre le sue porte il ristorante multiservizio Mangiastorie
Con l'innovativo complesso ristorativo MangiaStorie, presentato oggi pomeriggio in via Fausta 418 ma che domani aprirà i battenti al pubblico, si inaugura a Cavallino-Treporti la nuova concezione della realtà enogastronomica multiservizio. Nelle forme della sua architettura, che si nota accanto a piazza Santa Maria Elisabetta, il moderno ristorante strizza l'occhio ai mercati coperti cittadini, ma anche alle tradizionali serre da coltivazione realizzate dagli ortolani fin dal 1966 quando, dopo la distruzione del grande alluvione, mantennero la promessa di rilanciare i prodotti tipici e l'agricoltura locale.
Il progetto, prevedendo ampie pareti di vetro consolidate da una pianta centrale, trasmette alla struttura molta trasparenza ed una flessibilità architettonica che è valsa alla società realizzatrice, Linea di Costa, l'aggiudicarsi di un concorso per una certificazione europea. In cosa consiste l'innovazione? Nel fatto che propone vari servizi nello stesso spazio urbano recuperato e rivalutato: un piccolo market territoriale, l'attività di ristorazione, occasioni di formazione ed esperienze culinarie, il tutto legato al settore dell’enogastronomia del territorio ed ai prodotti a chilometro zero.
«MangiaStorie è un progetto territoriale per intercettare le risorse rappresentative locali» chiarisce nel testo della presentazione Stefano Enzo, presidente della società Modelpro srl che sul litorale gestisce anche il ristorante Fogo «aperto e partecipato in termini di apporto finanziario, Mangiastorie prevede un piano di sviluppo in fasi, verticale e scalabile. Il tutto per dar vita ad un network locale che condivida lo stesso stile, lo stesso approccio e la stessa visione, rivolgendosi al consumatore finale per proporre un’offerta basata su prodotti locali di qualità. MangiaStorie vuole essere un punto di riferimento per esperienze nel territorio, recuperando bioritmi dimenticati, vivendo questo splendido litorale in maniera sana e genuina».
Nel suo piccolo market territoriale punterà ad esporre prodotti artigianali di alta gamma soprattutto del Veneto, ma anche specialità selezionate da tutto il Triveneto, valorizzandole attraverso la sua cucina semplice e genuina ed organizzando anche degustazioni mirate. Inoltre il modello di business prevede lo sviluppo di una piattaforma di e-commerce digitale user friendly aperta e partecipata, che coinvolgerà anche produttori locali. Il ruolo di direttore del locale sarà ricoperto da Alberto Pizziol.
«Sul piano strettamente culinario» chiarisce invece lo chef che guiderà la brigata della cucina, Cristian Angiolin, già noto per la sua grande esperienza alla Locanda Cipriani di Torcello «mangiare all’italiana significa prima di tutto utilizzare ciò che viene prodotto, allevato e pescato nella regione o nell’area di appartenenza, ma senza preclusioni e divieti insormontabili. La nostra ricerca parte dalla volontà di creare un’offerta di sostanza, semplice e genuina, libera da status simbols e da idoli assoluti, il tutto arriva da piccoli produttori che condividono la nostra visione, coraggiosi e determinati. Materie prime fresche, semplici e genuine, storie di pescatori, allevatori e contadini che hanno scelto di parlare di sé attraverso i loro prodotti».