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Musica e sapori per le vie di Pavone, una grande festa con le associazioni

PAVONE CANAVESE. Due giorni festa, sabato 18 e domenica 19, che riporteranno vita e animazione a Pavone, con Musica e sapori per le vie, sagra musico-gastronomica organizzata dall'Ordine dei Castellani, con la partecipazione delle altre associazioni pavonesi. «Associazioni – spiega Maurilio Ottello, presidente dell’Ordine – che sono particolarmente orgoglioso di avere coinvolto e che porteranno ciascuna il proprio contributo, producendosi nelle attività che più le rappresentano. In particolare, avranno un ruolo la Pro loco di Pavone, la Società filarmonica La Pavonese, il coro Castello in…cantato, il Corpo Volontari Aib Piemonte-Sezione di Pavone che garantirà la sicurezza dell'evento, il gruppo dei commercianti e il gruppo Alpini di Pavone che gestirà l'unico ricetto aperto nel borgo medievale».

Questo il programma, a partire da sabato 18, nelle principali vie del paese, nel centro storico e nel borgo medioevale: alle 18, apertura stand gastronomici con piatti tradizionali proposti dalle Pro loco, dagli esercizi e dalle associazioni pavonesi, nonché da realtà territoriali eccellenti della gastronomia e del vino; alle 18.30, inizio delle visite guidate, a gruppi, alla corte nobile del castello D’Andrade, con prenotazioni all’ingresso e fino a esaurimento posti (le visite saranno condotte dai figuranti dei gruppi storici Yporegia di Pavone e La signoria I Vallesa di Montalto Dora, coordinati dall’attenta regia di Gianfranco Balma Venere); alle 19, partenza del tour per le vie del paese, sul trenino turistico che condurrà il pubblico a visitare Pavone, con fermate nei punti strategici degli eventi in programma; alle 20, inizio dei concerti proposti da 7 gruppi musicali, di generi musicali differenti e in grado di soddisfare i gusti di tutti, disseminati in altrettante ambientazioni e tutti a ingresso libero e gratuito (in piazza del Municipio, fino alle 21.30, Funky Six-Groovy Band, e, dalle 21.30 in poi, Mixobolo Band; in via Trieste (Bar Corbo), William e Alessandra Band; in piazza Martiri, Mac pi dui-fa ch’it n’abie; sala Santa Marta, dj set con Lollo, animazione dei Ragazzi dell’Oratorio; nel borgo medievale, Yporegia, gruppo storico e tamburi; all’ex Asilo Quilico, Flaminia e Massimo, il “duo di casa” e il coro Corde leggere). Un gruppo itinerante d’eccezione, J’Amis d’Albian, porterà le sue musiche vivaci e apprezzatissime in giro per il paese.

Domenica 19: alle 10, nella sala santa Marta, apertura della mostra di modellismo animato dell’artista pavonese Renzo Bonato che proporrà le sue bellissime creazioni; alle 12.30, in piazza del Municipio, su prenotazione, tradizionale Pranzo delle Ajucche; alle 15, Voci di donne del Canavese, spettacolo di musica live con le cantanti delle orchestre e delle band locali, presentato da Sonia De Castelli, con la complicità dello stesso Ottello, di sua moglie Marina e di Flaminia Boscolo. «Sono molto grato alla famiglia Giodice, proprietaria del castello – evidenzia Ottello – che consentirà alle persone di poter visitare gratuitamente parte degli spazi esterni più caratteristici dello storico edificio. Apprezziamo molto il loro condividere e sostenere questa nostra iniziativa. Tra l'altro, sarà la prima volta che la gente avrà accesso alla corte nobile. L’intenzione, infatti, è anche quella di fare assaporare ai visitatori l'anima medioevale del nostro paese, nella speranza di riuscire a riportare a Pavone il grande pubblico che affollava le Ferie medievali dei tempi d’oro, che tutti, ancora oggi, ricordiamo con nostalgia». Ottello aggiunge che, durante la visita, Gianfranco Balma Venere racconterà a leggenda che vuole che nel 1268 un mercenario di nome Glaisher, noto per la sua crudeltà, si fosse innamorato della castellana Aurora di Challant, moglie del signore del Castello. E che una notte, introdottosi nella camera della coppia, avesse ucciso il marito, ma venisse giustiziato dai suoi stessi uomini, contrari a tanta efferatezza. Da allora il suo fantasma si aggirerebbe fra le stanze del maniero, armato di un pugnale, invocando disperatamente il nome di Aurora, in preda alla follia d’amore. «Sono grato – conclude – a quanti, a vario titolo, hanno prestato aiuto nell'organizzazione di questa festa, in particolare a mia moglie Marina che mi ha affiancato e mi affianca con impegno e generosità».

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