Medicina generale, una donna alla guida
Si chiama Annamaria De Pellegrin la nuova direttrice dell’unità operativa complessa di Medicina generale dell’ospedale di Belluno. «Sono orgogliosa che questo reparto sia gestito da una donna», commenta la direttrice.
Bellunese, laureata nel 2000 in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova, dopo la specializzazione in Allergologia, il dottorato in Fisiopatologia clinica e il master in Medicina vascolare, ha lavorato in Medicina all’ospedale di Vittorio Veneto e dal 2016 al San Martino dove dall’agosto scorso è stata direttrice facente funzioni (dopo le dimissioni del primario Massimo Boaretto). «Quello di Medicina è uno dei reparti più importanti in un ospedale», commenta il commissario straordinario, Giuseppe Dal Ben, «e che venga dato ad una professionista del posto che voglia continuare la sua attività nel territorio in cui è nata non può che farci piacere».
Nel reparto oltre al primario, operano sette medici, «ma altri due specializzandi sono in arrivo», come ha precisato Dal Ben. A coordinare gli infermieri c’è la dottoressa Seila Dorigo, mentre l’équipe del comparto è costituita da 25 infermieri e 14 operatori socio sanitari.
I numeri
«Il reparto ha 33 posti letto», precisa De Pellegrin, «e una figura che si fa carico, in collaborazione con la Centrale operativa territoriale, delle dimissioni protette dei pazienti fragili per organizzare il loro rientro a domicilio o l’accesso in struttura».
Nel 2023 il reparto ha gestito 664 ricoveri, un dato costante negli ultimi tempi, 5.597 prestazioni ambulatoriali di medicina generale e 3.439 prestazioni per malattie endocrine e diabetologiche. Il reparto di Medicina generale, infatti, si compone di sei ambulatori da quello diabetologico guidato dalla dottoressa Corradina Alagona che prevede anche screening di retinopatia diabetica, a quello endocrinologico che utilizza anche la diagnotica ecografica per i noduli tiroidei, da quello di dietetica perlopiù collegato ai problemi diabetici ma non solo, a quello epatologico «dove riserviamo particolare attenzione allo screening per l’epatocarcinoma», e dall’ambulatorio per il rischio cardiovascolare e di diagnostica vascolare ecografica per cui «siamo centro prscrittore per i farmaci contro il colesterolo», all’ambulatorio internistico.
«Ma è l’ipercolesterolemia il problema che riscontriamo in aumento soprattutto in pazienti tra i 40 e 50 anni», sottolinea il primario precisando che «oltre ad una familiarità su questa patologia incide anche lo stile di vita».
Gli obiettivi
Tra gli obietti del nuovo primario quello di riorganizzare il reparto per intensità di cura, «dividendo quindi i pazienti acuti da quelli in via di guarigione, e di implementare l’utilizzo della diagnostica ecografica a letto per non spostare troppo il paziente per eseguire queste indagini da un reparto all’alto». Inoltre, importante per la neo direttrice «sarà la collaborazione con le università sia per il percorso formativo di specializzazione ma anche nei percorsi di tirocinio e per la formazione dei medici di famiglia. Inoltre vorrei avviare una formazione sul campo per il personale infermieristico. Continueremo anche nella collaborazione con le altre unità operative per l’attività di consulenza: credo che il fare rete e il lavoro di squadra sia fondamentale per raggiungere risultati importanti», ha detto il primario.