World News in Italian

Salvata dalle amputazioni con un gel di piastrine

Salvata dal rischio di amputazione degli arti grazie a una innovativa cura con un gel di piastrine. Ieri a Treviso si è tenuto il primo congresso di Simcri Nord Est, la Società italiana di medicina e chirurgia rigenerativa polispecialistica. L’evento ha attirato l’attenzione di oltre 100 medici e 50 relatori di prestigio dal settore clinico, scientifico e accademico. A presiedere il neurochirurgo trevigiano Alberto Alexandre, figura di spicco nella chirurgia del sistema nervoso periferico e nelle malattie della colonna vertebrale in Italia: oltre ad essere presidente per il Triveneto, è anche il fondatore e direttore sanitario dell’Euni, l’European neurosurgical institute.

Un caso di particolare interesse presentato alla comunità scientifica è stato quello di una donna ottantenne del Bellunese: la paziente è stata curata da un team di esperti trevigiani e bellunesi, capitanati dallo stesso Alexandre e da Gaetano Caloprisco, ex primario della medicina trasfusionale di Belluno e pioniere nell’uso del gel piastrinico per promuovere la rigenerazione dei tessuti.

«Questo è un caso emblematico perché si trattava di una persona in perfette condizioni generali ma con dei problemi di vascolarizzazione degli arti inferiori – spiega Alexandre – Il rischio era quello di andare incontro a delle amputazioni per non disfare altri organi. Invece, con gel piastrinico e cellule mesenchimali, oltre ad altri trattamenti di rivascolarizzazione, abbiamo ricomposto la funzione, proteggendo la paziente dal dolore e dalla disfunzione, riparando anche piaghe da decubito».

La terapia è stata effettuata nelle città di Belluno e Treviso. Nel capoluogo di Marca, la cura è stata supervisionata dall’Euni che ha sede alla Ghirada. L’iniezione locale di siero piastrinico concentrato ha promosso la rivascolarizzazione dei tessuti nella paziente, sfruttando i fattori di crescita contenuti nelle piastrine, gli stessi identificati dalla vincitrice del premio Nobel Rita Levi Montalcini. Questo metodo rappresenta uno degli approcci più all’avanguardia nel campo della medicina rigenerativa.

«La medicina rigenerativa è l’incontro plurispecialistico di medici dedicati allo studio di come si può migliorare la condizione fisica delle persone ricomponendo la funzione dei tessuti, come cartilagine, osso, cute, nervi. Ci sono meccanismi sia biochimici sia funzionali delle cellule staminali e del gel piastrinico che permettono di ricomporre le funzioni». «Questa è un’applicazione abbastanza semplice se fatta nell’ambito dei servizi trasfusionali per realizzare il prodotto e oggi anche facile da eseguire in ambito ambulatoriale, se in un’atmosfera appropriata – aggiunge Caloprisco – Si parte da un prelievo venoso, si calcola il patrimonio piastrinico che poi vengono concentrate per poi applicarle per apposizione o infiltrate nelle articolazioni e nei tendini per stimolare le capacità di riparazione insite nell’organismo umano. I risultati portano alla riduzione del dolore e al miglioramento delle funzioni a seconda del tessuto».

Читайте на 123ru.net