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È in isolamento per il covid ma va nell’orto, assessore finisce a processo: aveva il green pass, assolto

PAULARO. Nel dicembre 2021 il sistema messo a punto dal Governo per tentare di arginare la diffusione del coronavirus aveva dimostrato una preoccupante falla: migliaia di persone positive al Covid-19, ma con il Green pass valido, perché vaccinate.

E dunque libere di uscire di casa, nonostante i provvedimenti firmati dai Dipartimenti di prevenzione. Un vero e proprio buco che il governo Draghi risolse proprio nei giorni precedenti al Natale, attivando il sistema di revoca temporanea della certificazione verde per quanti, pur vaccinati, risultavano positivi al tampone.

Nelle maglie di questo sistema tutt’altro che perfetto era rimasto impigliato suo malgrado anche l’assessore comunale all’Agricoltura di Paularo, Marino Screm. Il Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria aveva emesso un provvedimento di isolamento domiciliare il 9 dicembre, che il quarantacinquenne amministratore paularino non aveva però ricevuto.

Il 17 dicembre era stato fermato dai carabinieri mentre a bordo del suo trattore stava andando a lavorare in un campo a tre chilometri dal paese. E i militari dell’Arma, incrociando le banche dati, gli avevano contestato la violazione dell’isolamento, regolamentata addirittura da un regio decreto del 1934, sequestrandogli perfino il trattore. Eppure, come aveva spiegato già allora lo stesso componente della giunta del sindaco Marco Clama, proprio il giorno precedente al controllo gli era stato concesso un nuovo Green pass.

Dopo il ricorso al prefetto presentato per conto dell’assessore dall’avvocato Roberto Scolz, il sequestro del mezzo agricolo era stato annullato. E il processo scaturito dalla denuncia formalizzata nel 2021 si è concluso nei giorni scorsi con l’assoluzione di Screm. «Siamo soddisfatti della pronuncia assolutoria del tribunale di Udine a conclusione una vicenda che ha preoccupato l’assessore per più di due anni, soprattutto per gli effetti che una condanna avrebbe potuto avere sulla carica istituzionale dallo stesso ricoperta con dedizione, anche distogliendo il proprio tempo dall’attività imprenditoriale a favore del servizio alla collettività – ha commentato l’avvocato Scolz –. Il mio assistito mai aveva ricevuto alcun provvedimento di isolamento domiciliare, anzi, proprio il 16 dicembre gli era stata consegnata la certificazione Green pass, come avevano del resto accertato anche i carabinieri al momento del controllo, avvenuto il giorno dopo».

«Eppure nonostante ciò gli era stato sequestrato il trattore: un sequestro che gli ha creato sensibili danni patrimoniali, solo attenuati ma non elisi dalla celerità con cui la Prefettura, resasi conto del fatto, aveva ordinato la restituzione dei mezzi. Le accuse sul piano penale – conclude il difensore – erano sfociate poi in un procedimento che si è concluso con la sentenza di assoluzione, fatta propria nelle conclusioni anche dallo stesso pubblico ministero».

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