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In vendita l’Hotel Transilvania di Monrupino, rifugio di migranti e profughi

MONRUPINO. Le sue stanze hanno accolto per anni migranti, arrivati in Italia da diversi paesi, provenienti dalla rotta Balcanica. E più di recente anche donne e bambini in fuga dalla guerra in Ucraina. Un luogo di passaggio, dove per lungo tempo in tanti hanno trovato un tetto e un pasto caldo. L’hotel Transilvania, a Fernetti, è di nuovo in vendita. Finito all’asta varie volte dopo il fallimento, è stato acquistato lo scorso anno e ora è stato rimesso sul mercato da qualche giorno, in attesa di trovare un nuovo proprietario, interessato a garantire all’immobile una nuova vita.

L’annuncio apparso online

L’annuncio della vendita, curata dall’agenzia immobiliare Tirabora, è apparso nei giorni scorsi online. L’albergo si trova in una posizione strategica, a pochi metri dall’ex confine con la Slovenia. Oltre 600 metri quadrati di palazzina, distribuiti su tre livelli, oltre a un’ampia area privata esterna. Il prezzo è fissato in 600 mila euro.

Dall’agenzia spiegano che l’attuale proprietario ha acquistato l’immobile tramite asta nel 2023. Andando indietro nel tempo, un primo tentativo di vendita risale al settembre 2020, con un valore di 743 mila euro, sceso a 550 mila nello stesso anno e a 413 mila l’anno successivo. Non si sa quale sia stato l’importo finale.

Dal 2014 l’arrivo dei richiedenti asilo

Con la caduta dei confini nel 2008 l’albergo prima era stato chiuso, poi riaperto nel 2012 con il subentro di un nuovo titolare. Dal 2014 aveva iniziato a ospitare richiedenti asilo, persone arrivate a più riprese, senza sosta. In un’intervista al Piccolo del 2020, l’allora proprietario dichiarava di voler realizzare una comunità per minori, ma di essersi scontrato con una serie di problemi burocratici. Nel 2022 l’hotel aveva accolto anche famiglie che scappavano dal conflitto scoppiato tra Ucraina e Russa, donne e bambini. In un reportage di Repubblic”, l’hotel Transilvania, proprio a marzo 2022, era stato definito «un crocevia di tutte le migrazioni dall’Est».

Una nuova vita

Chiuso anche quel capitolo, ora per il sito potrebbe aprirsi un nuovo corso. L’avviso di vendita mostra una lunga serie di foto, esterne soprattutto, ma anche degli ambienti interni, con le grandi sale comuni del piano terra e le camere dei piani superiori, colorate e rivolte sulla strada o sull’area verde retrostante.

«Al piano interrato – si legge nell’annuncio – accessibile anche con varco carrabile, si trovano vani di servizio, cantine e vani tecnici. Al livello strada, l’accesso a una serie di locali collegati al vano principale con affaccio su portico esterno, ampia zona cucina e dispensa, due aree con preesistenza di bagni di servizio. Il primo piano si sviluppa su oltre 220 metri quadrati e si presenta attualmente distribuito in diverse stanze, angoli cottura o cucine, bagni e ripostigli».

Le ristrutturazioni necessarie

Prima di un nuovo utilizzo serviranno interventi di sistemazione generale. «L’immobile – si precisa – necessita di ristrutturazione interna ed esterna e permette di immaginare sviluppi di progettazione molto diversi». La palazzina principale è affiancata da un terreno con un manufatto incompleto, sempre compreso nello stesso lotto e nel prezzo, «una struttura al grezzo per realizzare ulteriori 160 metri quadrati con giardino». Viene ricordato anche che «l’immobile, per sua natura e posizione non può essere inteso come residenziale, ma si presta per essere rinnovato quale struttura ricettiva, ristorativa con possibilità di camere al servizio di turisti e avventori, centro benessere, una struttura para-medica o poliambulatorio, distaccamento di una azienda per attività legate alla logistica». —

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