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Non si ferma all’alt della polizia, arrestato dopo un inseguimento a tutta velocità tra le province di Udine e Pordenone

DIGNANO. La polizia lo ferma per un controllo ma il conducente, anziché bloccare l’automobile, inizia a fuggire a gran velocità e nella folle corsa rischia d’investire un agente in servizio. Dopo un pericoloso inseguimento, l’uomo, Juljan Rusi, 45 anni, di origine albanese ma residente a Ravenna, è stato arrestato. È successo nella serata di mercoledì 15 maggio.

Poco dopo le 19, due auto della polizia, durante un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di reati in materia di stupefacenti, hanno notato una Peugeot 208 guidata da Rusi, che stava viaggiando lungo la strada regionale 177 in direzione Sequals, secondo le forze dell’ordine a velocità sostenuta.

Le due auto della polizia, una appostata lungo la strada regionale e l’altra nel comune di Dignano, hanno iniziato a muoversi con l’obiettivo di fermare l’automobile. Raggiunto l’abitato di Sequals, il conducente ha imboccato via Roma e appena si è reso conto di essere seguito dalla polizia ha effettuato una repentina inversione di marcia.

Una delle due volanti, a quel punto, si è messa in posizione trasversale rispetto alla carreggiata intimando l’alt ma l’uomo ha cominciato ad accelerare.

Nel tentativo di fuggire, il conducente ha rischiato d’investire un poliziotto, costretto a gettarsi a terra. Incurante della presenza di altre vetture lungo la carreggiata e anche del maltempo che stava imperversando sull’intera zona, il quarantacinquenne ha continuato la sua corsa attraversando, lungo la strada regionale 464, gli abitati di Fanna, Lestans, Istrago, Tauriano e Dignano, dove, durante l’inseguimento, ha invaso l’opposta corsia di marcia, sempre lungo la regionale, costringendo gli altri automobilisti a fermarsi per evitare l’impatto.

La fuga di Rusi si è conclusa poco dopo le 20. La sua utilitaria, dopo una collisione con una delle due volanti della polizia, ha terminato la corsa in un fossato che costeggia la carreggiata. Il quarantacinquenne, che in seguito all’incidente non ha riportato lesioni, è stato, come detto, arrestato per resistenza.

Nella giornata di sabato 18 maggio, il gip del tribunale di Udine, Matteo Carlisi, ha convalidato l’arresto in flagranza e ha applicato a Juljan Rusi, difeso dall’avvocato di fiducia Filippo Bianchini del Foro di Ravenna, la misura della custodia cautelare in carcere.

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