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Fleximan, nessuna confessione. Sequestrati cellulari e tablet

«Nessuna ammissione di colpevolezza, nessuna confessione». Fleximan, al secolo Enrico Mantoan, 41 anni, indagato dalla procura di Rovigo come l’autore dei sabotaggi agli autovelox del Polesine è stato «estremamente collaborativo».

Il suo legale

Ma sul fatto di alcune ammissioni, come era emerso nei giorni scorsi, il suo avvocato difensore Giorgia Furlanetto smentisce in maniera categorica. I carabinieri all’atto della perquisizione all’agriturismo Bertilla di Ariano Polesine dove soggiorna per lavoro da un paio d’anni per esigenze legate alla sua occupazione di manutentore del gas nell’area del Delta e non solo, hanno sequestrato due telefoni cellulari e due tablet, peraltro di lavoro.

L’avvocato Furlanetto sottolinea che non è stato sequestrato nessun arnese che possa essere riconducibile all’attività di taglio dei pali che alloggiano la strumentazione per rilevare la velocità.

«Il mio cliente è assolutamente sereno e non intende sottrarsi ad un confronto con gli inquirenti in merito alle accuse» precisa l’avvocato «Stiamo vedendo una grande solidarietà, molte persone ci stanno cercando per poter contribuire alle eventuali spese. Vogliamo farlo in modo estremamente trasparente, credo che già oggi daremo delle coordinate ufficiali. Tutto verrà fatto alla luce del sole».

Nel frattempo procede a gonfie vele la raccolta di fondi di Pro Italia una “Comunità partitica” come si definiscono sui social, che raccoglie soldi - adire il vero da alcuni mesi - per Fleximan. Ora, dalle parole del legale, si capisce che non si tratta della raccolta ufficiale.

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Basta una scorsa veloce sui social per accertare che ci sono centinaia di persone - ma forse molte di più - disposte a contribuire alle spese che il manutentore del gas dovrà sostenere se le accuse porteranno ad un processo ed ad una eventuale condanna. In questi giorni la vita di Enrico Mantoan prosegue come sempre, del tutto normale.

Irreperibile

Anche domenica 19 maggio era reperibile, come pure il giorno prima. Prosegue il suo lavoro, ha dovuto solo cambiare alloggio per non essere assalito da giornalisti e troupe televisive che in questi giorni avevano raggiunto l’agriturismo Bertilla di Ariano Polesine dove da un paio d’anni alloggiava in un monolocale con una bella piscina scoperta a disposizione.

A dire il vero si è spostato di pochi chilometri, rimanendo sempre in zona. Un punto comodo per i luoghi da raggiungere per il suo lavoro. Ha cambiato il numero di telefono visto che i suoi dispositivi sono stati sequestrati come pure i tablet.

La consulenza

La procura di Rovigo disporrà una consulenza per estrapolare più dati possibili, per capire con chi si è messo in contatto nei giorni e negli orari nei quali sono stati tagliati i dispositivi di rilevamento di Bosaro il 19 maggio 2023 e il 19 luglio 2023, Corbola e Taglio di Po la notte della vigilia di Natale e infine Rosolina il 3 gennaio 2024. In quest'ultimo colpo è stato anche ripreso dalle telecamere di videosorveglianza: si riconoscerebbero stazza e tratti somatici. E poi si vede una macchina scura, la sua. La procura di Rovigo sta valutando se indagare anche una seconda persona - già individuata - che lo avrebbe in qualche modo aiutato.

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