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Piazza Goldoni a Trieste fra risse e presidi, rapinati due minorenni austriaci

Piazza Goldoni a Trieste fra risse e presidi, rapinati due minorenni austriaci

I ragazzini, in vacanza a Trieste assieme ai genitori, sono stati minacciati con il coltello e derubati al Mc Donald’s

TRIESTE Due risse e una rapina. Piazza Goldoni resta “sorvegliata speciale” dalle forze dell’ordine – come si è visto anche domenica pomeriggio, con la presenza puntuale di due camionette dei Carabinieri e di due pattuglie della Polizia di Stato in corso Saba – ma le violenze continuano e inanellano altri episodi. Di mezzo, ancora, giovani di nazionalità straniera.

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I nuovi fatti

I nuovi fatti si riferiscono alla scorsa settimana: mercoledì la rapina nei bagni del McDonald’s ai danni di due ragazzini austriaci di quattordici e quindici anni, provenienti da Graz, qui a Trieste con la famiglia. Turisti, insomma. Mentre mamma e papà stavano mangiando tranquillamente al tavolo di uno dei locali che dà sulla piazza, i due figli si sono recati nel vicino fast food. Sono stati minacciati nella toilette da alcuni giovani stranieri, armati di coltello, e derubati dei soldi, dei telefonini e degli orologi che avevano con sé. I genitori, che dovevano far rientro in Austria, non hanno sporto denuncia.

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La maranza di importazione

Ma la dinamica è ormai nota e sta caratterizzando le ripetute rapine dell’ultimo periodo messe a segno da gruppetti di extracomunitari poco più che adolescenti. Un fenomeno che la stessa magistratura, come ha precisato in un’intervista al Piccolo il procuratore dei minorenni Nicola Russo, attribuisce ai comportamenti malavitosi dei “maranza di importazione”: sono gruppetti nordafricani (sopratutto marocchini, tunisini ed egiziani) spostati a Trieste dalle strutture del Nord Italia, in particolare dalla Lombardia, sulla base di accordi tra servizi sociali che prevedono trasferimenti in altre città quando i posti per l’accoglienza sono pieni.

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Atteggiamenti aggressivi

Questi ragazzi ripropongono qui ciò che hanno appreso altrove in contesti urbani criminali. Hanno atteggiamenti aggressivi, girano armati di coltelli e spray al peperoncino (in quattro episodi è stato documentato anche il possesso di un martello) e derubano i coetanei: spesso pochi euro con cui pagare il panino al fast food oppure anche orologi, cellulari e gli indumenti indossati dalle vittime, come maglie, cappellini e scarpe.

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Ad esempio è ancora oggetto di indagine dei Carabinieri l’aggressione di un mese fa subita da un quindicenne alla fermata della linea 16: l’adolescente era stato picchiato, derubato e minacciato con un coltello alla gola da alcuni magrebini. Tutto era cominciato proprio al McDonald’s: un furto di un piatto di patatine con il ketchup finito con una lama puntata al collo.

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La zona critica

Sono gruppetti che si danno appuntamento spesso proprio nei pressi del fast food di piazza Goldoni e poi si aggirano nella zona, compresa la Scala dei Giganti. La sera, in particolare nei weekend, si spostano anche in centro, come accaduto la notte di venerdì 3 maggio quando sette ragazzi extracomunitari, armati di coltello, spray urticante e coltello, avevano rapinato almeno quattro giovani tra le Rive e piazza Hortis.

Toni minacciosi e pedinamenti

Gli atteggiamenti aggressivi si possono osservare pure nell’approccio con le ragazzine coetanee, con apprezzamenti insistenti o frasi che rientrano nelle logiche social di quell’età: «Ehi, il mio amico ti segue su Instagram... adesso devi seguirlo anche tu, capito?», come si coglieva domenica pomeriggio in una delle conversazioni tra minorenni che frequentano la piazza. Parole che, lette così, appaiono del tutto innocue. Ma non nei toni, chiaramente minacciosi. E nei modi: le ragazzine talvolta vengono accerchiate dalle bande e poi seguite.

Ancora risse

Risalgono a venerdì e a sabato, invece, le due risse: un gruppo di giovani cittadini afghani si è azzuffato prendendosi a calci e a pugni sotto gli occhi dei passanti. Gli esercenti della zona hanno chiamato il 112. Il gestore di un bar della piazza (che, per ovvi motivi, chiede l’anonimato) nel tentativo di dividere i protagonisti del pestaggio è stato lievemente ferito al volto. «Quelli della rissa di venerdì sono gli stessi della rissa di sabato – racconta l’esercente – sono facce ormai note qua...».

Dietro ai due fatti ci sarebbero regolamenti di conti collegati allo spaccio di droga venduta sia in piazza Goldoni che nella vicina via della Zudecche, la viuzza semi nascosta dietro a corso Umberto Saba dove domenica c’era la Polizia.

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