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“Raisi è morto, con lui anche il ministro degli Esteri”. L’annuncio ufficiale della tv di Stato: “Sono stati martirizzati”

“Raisi è morto, con lui anche il ministro degli Esteri”. L’annuncio ufficiale della tv di Stato: “Sono stati martirizzati”

Il presidente Ebrahim Raisi è morto. Dopo ore di ricerche rese difficili dal maltempo, lunedì mattina poco dopo le 5 la Mezzaluna rossa iraniana ha fatto sapere che nessuno dei passeggeri dell’elicottero su cui viaggiava domenica, coinvolto in un incidente, è sopravvissuto. “Non è stato trovato alcun segno di persone vive”, ha detto al canale […]

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Il presidente Ebrahim Raisi è morto. Dopo ore di ricerche rese difficili dal maltempo, lunedì mattina poco dopo le 5 la Mezzaluna rossa iraniana ha fatto sapere che nessuno dei passeggeri dell’elicottero su cui viaggiava domenica, coinvolto in un incidente, è sopravvissuto. “Non è stato trovato alcun segno di persone vive”, ha detto al canale televisivo Irib il capo della Mezzaluna Rossa Pir Hossein Kolivand. Insieme a Raisi c’erano il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian, il governatore della provincia Malek Rakhmati e l’imam della preghiera del venerdì Mohammad Ali Ale-Hashem. Poco dopo la tv di Stato iraniano ha dato la notizia ufficiale della morte definendo Raisi “martire del servizio“. L’elicottero intorno alle 13:30 di ieri “si è schiantato contro la cima di una montagna“, riferiscono i media statali condividendo un’immagine che mostra il velivolo tra gli alberi.

I corpi saranno trasferiti a Tabriz, nell’Iran nordoccidentale, vicino al luogo del disastro. La televisione di stato ha diffuso uno screenshot delle riprese video riprese dall’interno dell’elicottero prima che si schiantasse. “Sono martiri”, ha affermato. Anche l’agenzia di stampa iraniana Mehr ha riferito che tutti i passeggeri a bordo del velivolo “sono stati martirizzati”. Raisi si stava recando dalle zone di confine nordorientali alla città di Tabriz, nella provincia dell’Azerbaigian orientale, dove doveva inaugurare una raffineria. L’incidente è avvenuto intorno alle 13:30 di ieri ora locale. All’inizio della giornata Raisi aveva visitato il fiume Aras al confine con la Repubblica dell’Azerbaigian, per inaugurare una diga insieme al presidente azero Ilham Aliyev.

Dopo l’annuncio il governo iraniano ha convocato una “riunione urgente” presieduta dal primo vicepresidente, Mohammad Mokhber, che come previsto dalla Costituzione ha assunto la presidenza ad interim e la guida del governo di Teheran. La sedia su cui siede solitamente Raisi era vacante e drappeggiata con una fascia nera in memoria del presidente, secondo una foto condivisa dalle notizie di stato. “Il presidente del popolo iraniano, laborioso e instancabile…, ha sacrificato la sua vita per la nazione”, si legge in un comunicato. “Assicuriamo alla nazione leale che, con l’aiuto di Dio e il sostegno del popolo, non ci sarà la minima interruzione nell’amministrazione del Paese“, aggiunge la nota.

La morte improvvisa del leader 63enne è avvenuta mentre i vertici del Paese lottano con il dissenso interno e intrattengono difficili relazioni con il resto del mondo. Ora la Repubblica islamica, soggetta a sanzioni economiche e coinvolta in un conflitto sempre più aspro con Israele, dovrà tenere elezioni presidenziali in meno di due mesi. La costituzione iraniana prevede che in caso di scomparsa del presidente si dovranno tenere entro cinquanta giorni consultazioni per eleggere un successore.

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