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Grazie a un fedele, avviati i restauri dell’antica chiesa di Galliavola

GALLIAVOLA. Avviato il restauro della copertura e degli intonaci interni alla chiesa della Beata Vergine dell'Addolorata, tempio storico che si erge dal 1300 sul lato sinistro del cimitero di Galliavola. Il tetto era degradato ed in alcuni punti percolava l'acqua piovana che, con il passare dei decenni, ha scalfito e danneggiato anche gli intonaci delle mura interne del tempio.

Si tratta un'architettura religiosa che è nel cuore di tanti tra cui quello di un fedele locale che ora risiede altrove e che ha deciso di lasciare nelle mani del parroco, don Gianalberto Valdeterra, quel tanto che basta per farla tornare al suo splendore originale. Un sostegno economico decisivo per salvare l’edificio religioso.

I lavori di consolidamento della struttura segnata dal tempo e dal degrado, , dopo l'approvazione da parte della Sovrintendenza ai Beni Architettonici della Lombardia, sono stati assegnati all'impresa Cogo di Lomello che ha avviato il recupero. Spiega il progettista, l'architetto Paolo Lucchiari: «Nello scoperchiare l'orditura del tetto abbiamo trovato un imprevisto sulle travi portanti. A vista non si pensava di imbatterci in parti così deteriorate. Per questo intervento finiremo leggermente fuori spesa con l'offerente che appare però disposto a finanziare anche questa eccedenza di costi».

Il progetto per l'antica chiesa (le basi risalgono al XII sec. con interventi di ristrutturazionbe più recenti nel XV sec., nel 1819 e 1839) richiede il rifacimento del tetto retrostante, degli intonaci interni con l'applicazione di malte naturali e la tinteggiatura finale. I lavori saranno ultimati per fine estate.

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