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Duemila caffè al giorno e tre generazioni al banco: i 50 anni del bar Vittoria a Trieste

Duemila caffè al giorno e tre generazioni al banco: i 50 anni del bar Vittoria a Trieste

foto da Quotidiani locali

TRIESTE Oltre duemila caffè serviti ogni giorno. Un via vai costante, dalle 6.30 alle 21. Sette giorni su sette. E una lunga storia di famiglia alle spalle, con la terza generazione già dietro il bancone.

L’avvio dell’attività

Il bar Vittoria, in via Locchi, punto di ritrovo per il rione di San Vito ma locale di passaggio per tante persone, compie 50 anni. Ad avviare l’avventura nel 1974 è stata Vittoria Manfredonia, intraprendente signora fino a pochi anni fa ancora operativa dietro la cassa. E ancora oggi, a 91 anni, da casa chiede sempre notizie sull’attività. «Nel 1966 aveva aperto un’osteria in via Carli – raccontano i figli Giuseppe e Concetta Squeglia, ora titolari del bar – poi ha trasferito la licenza qui, in via Locchi, dove all’epoca c’era soltanto un magazzino. Sognava di spostarsi in una zona con un’affluenza maggiore. E così è stato».

Un’istituzione per il rione

In pochi anni Vittoria, che sceglie il suo nome anche per il bar, diventa un’istituzione. I figli subentrano nel 1985 costituendo la società tuttora operativa. E fin da ragazzi, dopo la scuola, affiancano la mamma al lavoro. Il locale continua a crescere nel corso del tempo, l’ambiente si amplia, inglobando altri immobili vicini nel 1999. Viene inserita la licenza per i cibi cotti, e arriva anche il logo e un’insegna nuova, dal 1993. L’acquisto della licenza per i tabacchi e altri servizi arrivano negli anni Duemila.

I cambiamenti della zona

«Dagli anni Settanta è cambiato tanto – ricordano – qui non c’era nulla. Poi sono arrivati gli uffici di grandi aziende, il campo di calcio, altri spazi sportivi. La matrice rionale della clientela è sempre la più forte, anche se arrivano da tutta la città. Il periodo più bello – aggiungono – sono stati gli anni Ottanta, il più difficile durante la pandemia. Due settimane prima del lockdown abbiamo acquistato i muri. Poi è arrivato il Covid e un’incertezza generale . Per fortuna abbiamo ripreso i ritmi di sempre».

La fila al mattino

Al mattino, alle 6.30, c’è chi aspetta l’apertura delle porte. «Sono operai e persone che hanno fatto il turno di notte o iniziano presto al mattino – raccontano i titolari – poi arrivano gli impiegarti degli uffici della zona e i genitori delle scuole vicine. Si passa poi al turno del pranzo, sempre pieno. E ancora uscite di studenti, oltre a tutte le persone che frequentano i tanti impianti sportivi della zona».

Il segreto

Entrando, molti clienti salutano tutto lo staff per nome. Alcuni sono dipendenti storici, come Paolo assunto dal 1987 e Patrick dal 1996. E poi c’è Nicolò, terza generazione della famiglia. La festa per i 50 anni sarà celebrata entro il mese. Ma qual è il segreto per continuare un’attività così intensa dopo tanti anni? «Ci piace il lavoro – dicono i fratelli – stare a contatto con il pubblico. Se ami il tuo lavoro, lo fai con passione, e sei una persona fortunata. E noi lo siamo».

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