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L’appello del professor Tascini: «Contro la difterite immunizzatevi con il vaccino trivalente»

«Immunizzatevi contro la difterite. Fate il richiamo con il vaccino trivalente contro il tetano, la difterite e la pertosse». È l’appello del professor Carlo Tascini, direttore della clinica di Malattie infettive dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc), a pochi giorni di distanza dalla scoperta del batterio della difterite in un paziente friulano, tutt’ora ricoverato in terapia intensiva a Udine. L’attenzione si è alzata da quando il test in vitro effettuato nei laboratori dell’Istituto superiore di sanità (Isis) ha confermato che il ceppo isolato nel paziente friulano è anche un produttore di tossina.

«Nel nostro caso, differentemente da quanto succede normalmente nei ceppi isolati nel sangue, il batterio produce tossina e questo è preoccupate, contro la tossina ci si immunizza solo con il vaccino» spiega il professore, nel far notare che il ceppo produttore di tossina è quello più raro e generalmente si manifesta con i sintomi caratteristici della faringite difterica che porta alla chiusura della faringe e del naso. «Il nostro paziente, invece, aveva solo febbre, ma nel sangue abbiamo isolato il batterio della difterite che, differentemente da quanto succede normalmente nei ceppi isolati nel sangue, produce tossina». Il vaccino, infatti, immunizza contro la tossina, ma il batterio può circolare comunque. Da qui l’appello alla vaccinazione o al richiamo con il trivalente contro tetano, difterite e pertosse.

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«È rarissimo trovare il ceppo e la tossina, ecco perché è importante consigliare la vaccinazione trivalente contro la difterite» insiste il direttore della clinica di Malattie infettive, non senza ricordare che negli ultimi 30 anni sono stati isolati diversi casi di ceppi produttori di tossina nei Paesi dell’ex Unione sovietica. E siccome, rispetto a un tempo, la gente si sposta con maggior frequenza anche dai Paesi dove la vaccinazione risulta non efficiente, si può entrare in contatto con il batterio. «Quando si fa il richiamo del tetano – insiste Tascini – è preferibile utilizzare il vaccino trivalente contro tetano, difterite e pertosse come fanno gli operatori sanitari. In questo modo siamo sicuri di aumentare la risposta». A conferma che il paziente friulano con la difterite è uno dei pochissimi registrati nel lungo periodo, c’è la casistica rilevata nel nord Italia tra il 2000 e il 2018, che non va oltre i cinque casi. Il ritorno della malattia infettiva in Italia, ripete Tascini, è legato alla circolazione delle persone provenienti dai Paesi dove la vaccinazione per la difterite non risulta efficiente. Ecco perché serve la trivalente. —

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