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Cavarzano - Parteli,   questione di giorni.  Da Rold: «Volevo restare ma rispetto la scelta»

Nella riconferma un po’ ci aveva sperato, mister Christian Da Rold.

Comprende però la scelta del Cavarzano di puntare su un tecnico esperto come Massimiliano Parteli (sarebbe un ritorno), anche se l’ufficialità dell’accordo dovrebbe arrivare solo la prossima settimana.

Il ritorno del tecnico avverrà infatti solo una volta terminati i playout salvezza del campionato Juniores regionale, dove ormai il Limana è spacciato complice la sconfitta 7-0 nell’andata disputata a Cappella Maggiore.

CDR potrebbe comunque rimanere nei quadri tecnici giallorossi, anche perché il club è riconoscente a lui e ai collaboratori dopo la salvezza ottenuta una settimana fa contro il Cadoneghe.

Il perentorio doppio 4-0 negli spareggi ha certificato la partecipazione dei giallorossi al massimo campionato regionale per il terzo anno di fila, nonostante a febbraio il momento fosse preoccupante.

La stessa decisione di avvicendare Alessandro Ferro con il trio capitanato da Da Rold e formato anche da Alberto Tibolla e Franco Rubinetto sembrava la proverbiale mossa della disperazione. Invece due sole sconfitte da lì in avanti, sino al capolavoro conclusivo.

Mister, ragionandoci con calma, cosa significa la salvezza del Cavarzano in un campionato così?

«È un’impresa, considerando come si erano messe le cose. Significa comunque aver mantenuto unità d’intenti, serietà e professionalità da parte di staff, dirigenza e soprattutto giocatori. È la dimostrazione che non servono chissà quante risorse per fare calcio come si deve, bensì idee chiare e nessuna paura di andare avanti settimana dopo settimana. Inoltre il Cavarzano è composto da uno zoccolo duro, assieme da tanti anni. Non ho dubbi: il gruppo ha giocato un ruolo chiave nel raggiungimento del traguardo».

C’è il famoso momento in cui vi siete detti: “Sì, possiamo farcela”?

«I primi allenamenti testimoniavano come la posizione di classifica non fosse veritiera. A essere sincero, ero convinto avremmo anche potuto evitare i playout, tuttavia i passi falsi commessi a Vittorio Veneto e Caorle ci hanno costretto alla doppia sfida finale. Una volta raggiunti gli spareggi, non avevo alcun dubbio in merito alle due belle prestazioni, alla luce del modo in cui ci eravamo preparati. I ragazzi erano carichi e pieni di fiducia, poi certo un 8-0 complessivo era fin troppo ottimistico anche per una persona positiva come me».

Provenivi dalla fine del rapporto con la Sospirolese in Seconda pochi mesi prima. È una rivincita personale?

«Verso me stesso sì, mentre di certo non ho nulla contro la mia precedente squadra, anzi… Mi sono messo in gioco con la massima serietà e grazie all’aiuto di tutti abbiamo mantenuto l’Eccellenza. Ritengo di essere cresciuto molto, perché lavorare in certi ambienti è stimolante per chi ha passione e desiderio di emergere».

Domanda inevitabile: speravi di rimanere? Non è un mistero che il Cavarzano abbia puntato su Parteli.

«Capisco e rispetto la scelta, ci mancherebbe. Un conto è subentrare a campionato in corso, un altro è imbastire la stagione fin dall’inizio. Certo, l’auspicio di restare alla guida era elevato e dopo i playout ancora di più, tuttavia il club aveva già deciso. Adesso vediamo cosa riserverà il futuro. Ne esco sicuramente bene e mi auguro questo sia solo un punto di partenza. Ci tengo comunque a una doppia dedica: a mia figlia Nina, la quale magari un giorno leggerà questo articolo, e ad Alessia che sta combattendo una partita ben più importante».

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