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Conte, l'uomo del «gratuitamente» sbugiardato sui soldi del Pnrr

C’è uno strano rapporto tra Giuseppe Conte ed il denaro. Non stiamo parlando dei soldi suoi, ma dei soldi degli altri. Soprattutto di soldi pubblici. da anni il leader politico del Movimento 5 Stelle racconta al mondo intero che se l’Italia ha ottenuto i fondi europei per il Pnrr è stato solo e solo per merito suo. I dubbi politici su questa affermazione sono da tempo molteplici e la sensazione che in realtà ci sia stato lo zampino di Mario Draghi ed il suo arrivo poco dopo a Palazzo Chigi dietro il via libera di Bruxelles sono più densi delle nubi sopra Milano in questa piovosa primavera.

Stamattina però la questione torna di attualità perché l’avvocato del POpolo è stato sbugiardato in maniera pubblica dal Commissario all’Economia, Gentiloni, che in un’intervista ha raccontato come sono andate le cose. Dietro il via libera e dietro la decisione su quale fosse il giusto ammontare dei soldi destinati al nostro paese non c’era e non c’è Giuseppe Conte ma bensì un algoritmo. Si, non un politico, nemmeno una complessa trattativa tre leader o negoziati notturni ma un semplice sistema matematico gestito non dall’intelligenza artificiale ma da due funzionari olandesi. Un algoritmo che teneva conto di parametri economici e soprattutto delle vittime e dei contagi da Covid.

Conte così resta sempre più solo con la sua narrazione «eroica» di quei mesi. Ma mettiamo anche il caso che i miliardi europei arrivati in Italia siano tutti e solo merito suo, bene; l problema del rapporto con il denaro (pubblico) del leader del Movimento 5 Stelle è che sa benissimo come spenderlo. Lui si è infatti fatto promotore alle ultime elezioni politiche di una campagna elettorale basata sulla parola «gratuitamente». Vocabolo utilizzato per ricordare dal palco come «gli italiani grazie al superbonus si sono potuti ammodernare la casa GRATUITAMENTE…». Sappiamo poi com’è andata. DI gratuito non c’è un bel nulla ed oggi sappiamo che quel Gratuitamente di cui andava fiero di piazza in piazza è in realtà un cancro che sta devastando e lo farò per un decennio i conti dello Stato.

Come gratuito di fatto era la vita dei percettori del Reddito di Cittadinanza. Un assegno mensile che, come sappiamo oggi bene, è stato utilizzato anche da centinaia di migliaia di persone in maniera fraudolenta, mantenuti a spese nostre (nel 2023 lo ha perso un milione di famiglie, persone che ne hanno approfittato finché hanno potuto).

Capite bene che ogni volta che vediamo o sentiamo il leader pentastellato parlare di denaro dentro di noi scatta, automatico, un allarme.

Ps. Pochi giorni fa è grillini hanno presentato il loro programma per le Europee. Oltre 100 pagine che in gran parte si riassumono con la parola Pace, messa furbescamente nel simbolo per attirare i consensi dell’ala pacifista (ed anti-occidentale) della sinistra dove però c’è la concorrenza dell’ex direttore di Avvenire, Tarquinio, candidato dal Pd, che anche lui ha messo il vocabolo sotto il proprio viso sorridente. Come se tutti gli altri fossero dei pericolosi guerrafondai. Sta di fatto che Conte ci prova ancora, prova a giocare con le parole. Siamo passati da Gratuitamente a Pace. Alle politiche 2027 potrebbe cercare di catturare i consensi giocando su un’altra passione degli italiani, ad esempio il cibo. Vediamo già lo slogan: “Italia, All you can eat”

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