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ATP Ginevra, Karatsev dura un set: Cobolli va in scioltezza e trova Ben Shelton-

Esordio migliore non poteva esserci. Flavio Cobolli è l’unico italiano presente in tabellone all’ATP 250 di Ginevra e, dopo l’eliminazione patita contro Sebastian Korda a Roma, riparte decisamente con il piede giusto. Il tennista romano supera in due set Aslan Karatsev con il punteggio di 7-5 6-1 in nemmeno novanta minuti di gioco. Nonostante una prova convincente, l’azzurro è stato facilitato anche da un secondo parziale disastroso da parte di un avversario da poco rientrato nel circuito. Al secondo turno sarà tutt’altra storia, il romano sarà impegnato in un interessante derby tra classe 2002 con la testa di serie numero 4, l’americano Ben Shelton.

F.Cobolli b. A. Karatsev 7-5 6-1

Primo set: Karatsev prova la rimonta, Cobolli non trema

Cobolli parte forte e cerca di andare subito a braccio sciolto nel game di apertura e, nonostante il primo doppio fallo, riesce a tenere bene il servizio. Anche Karatsev sembra andare in scioltezza ma, anche a causa di un paio di rimbalzi velenosi del terreno, si fa rimontare sul 40-40. Flavio sbaglia un rovescio facile in recupero e non coglie l’opportunità di andare a palla break. Ci riesce invece il russo che con un rovescio in avanzamento si procura l’opportunità del sorpasso, che si concretizza con l’errore del romano che con lo stesso fondamentale sparacchia fuori. L’azzurro gioca di rimessa e lontano dalla linea di fondo ma si difende egregiamente, il game si allunga con l’avversario che salva ben quattro palle break prima di dilapidare tutto con il secondo doppio fallo della sua partita che fa ritornare il match on serve. Il nativo di Firenze ritrova convinzione e al cambio campo il punteggio è a suo favore 3-2. Aslan inizia ad essere particolarmente falloso e la prontezza in risposta di Flavio non lo aiuta, con il tennista italiano che grazie ad una portentosa risposta di rovescio prepara il terreno ad uno schiaffo al volo che vale il break, è 4-2. Il classe 2002 dimostra di avere anche capacità di problem solving, quando si distrae ed è costretto ad annullare due palle break: lo fa da fenomeno con due ace, uno di seconda addirittura, e con 4 punti di fila conferma il break che gli stava per sfuggire. Sul 5-3 ha l’occasione per chiudere il set ma c’è la strepitosa reazione del giocatore dell’Ossezia che risponde tra i piedi del numero 56 del ranking e alla prima occasione utile sfonda con il dritto, ottiene il controbreak e rimette in piedi il parziale. Nonostante il servizio viaggi sotto media, il russo è essenziale e neutralizza cinque set point. Cobolli non si lascia sfiorare dal rammarico e nel dodicesimo game porta a casa il parziale dopo l’errore di dritto dell’avversario: dopo un’ora di gioco è 7-5 per l’italiano.

Secondo set: Karatsev sparisce dal match, Cobolli va in scioltezza

Quello che avrebbe dovuto scalfire Cobolli non ha sortito l’effetto sperato, e per Karatsev sono guai. Come se non bastasse essere sotto nel computo dei set, il russo si complica la vita subito sul suo primo turno di servizio: nonostante un nastro fortunato che lo avrebbe potuto far risalire da 0-30, c’è un doppio fallo e un dritto abbondantemente in corridoio a corredo di un game disastroso. E’ 2-0 per l’azzurro. Nonostante qualche incertezza, il tennista romano si aiuta con il servizio e in un amen sale 3-0 confermando il break. Quello che sembrava essere un game interlocutorio, con il russo al servizio e avanti 40-15 si trasforma nel momento determinante dell’intero match: ennesimo doppio fallo di Arlsan che vale i vantaggi dove Flavio sale in cattedra e con un passante stretto di rovescio regala uno dei migliori colpi del match. Sulla palla break ancora un gratuito del numero 82 del ranking concede il doppio break all’avversario. Il russo trova le forze per non incassare un bagel e muovere il punteggio, è solo una magra consolazione perché Cobolli non è in vena di regali e chiuda in maniera autoritaria sul 6-1.

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