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Case pubbliche sfitte: tra Venezia e Mestre oltre 2.500 indirizzi

Quasi diecimila e cinquecento alloggi pubblici di proprietà comunale o di Ater, equamente distribuiti in terraferma e tra Venezia e le sue isole. Poco più di duemila e cinquecento alloggi sfitti. Un numero che non accenna a calare, nel territorio comunale, per via della forbice sempre più larga tra gli alloggi rimessi a reddito e consegnati agli assegnatari e gli alloggi ritirati, sia per decesso dell’inquilino, che per revoca o decadenza dall’assegnazione.

È la fotografia scattata da Ocio, l’osservatorio civico sulla casa, che ha da poco realizzato il report del patrimonio immobiliare pubblico aggiornato a fine 2023. In sostanza, si tratta del resoconto dettagliato (realizzato con dati pubblici o accesso agli atti) di come le case di Comune e Ater vengono utilizzate, degli interventi di ripristino e di come vengono assegnate.

Proprietà in calo

Il primo dato rilevante è il progressivo assottigliamento subìto, nel corso degli anni, dal patrimonio pubblico: infatti, nel 2017 assommava a 10. 737 alloggi, trecento dei quali erosi, in sei anni, sia da abbattimenti non sostituiti da nuove costruzioni, sia dalle politiche di alienazione perseguite da Ater. A fronte di ciò, aumentano gli alloggi inoccupati: 2. 561 nel 2023.

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Di questi, 1. 077 sono del Comune, 1. 484 di Ater. In entrambi i casi, il peso maggiore di case sfitte si registra in terraferma. Come analizzato da Ocio, a dicembre 2023, 181 abitazioni risultavano in corso d’assegnazione o con lavori di manutenzione in atto.

Se è possibile prevedere che queste abitazioni vengano riutilizzate in tempi relativamente brevi, invece, per quelle genericamente inserite in programmi di manutenzione (363), e ancor di più per le inutilizzate o “da valutare” – per le quali al momento della rilevazione non era previsto alcun intervento manutentivo imminente (533) – i tempi di rimessa a reddito diventano lunghi.

Manutenzione e alloggi sfitti

Tra il 2021 e il 2023 diminuiscono gli alloggi in corso di assegnazione o in manutenzione e aumentano quelli in programma di manutenzione o inutilizzati. In base ai dati reperiti dall’osservatorio civico sulla casa, tra il 2020 e il 2023 Comune di Venezia e Ater hanno ripristinato e rimesso a reddito, attraverso interventi di recupero e manutenzione, 592 alloggi sfitti.

Di questi, 437 sono alloggi comunali, solo 155 di Ater. La media annuale del Comune in questo intervallo temporale è del tutto simile a quella del triennio precedente (109 alloggi recuperati contro 111). Come mai allora il numero degli alloggi sfitti aumenta o comunque resta invariato (nel 2017 erano 796, nel settembre 2021 1. 072 e nel dicembre 2023 1. 077)?

Secondo Ocio, il numero di alloggi sfitti si incrementa annualmente a causa della differenza tra gli alloggi rimessi a reddito e consegnati da Insula agli assegnatari e gli alloggi ritirati, sia per decesso dell’inquilino, che per revoca o decadenza dall’assegnazione.

In genere, la differenza ha valori negativi, cioè le operazioni di ritiro sono maggiori di quelle di consegna alloggi. L’ultimo dato disponibile è tratto dal bilancio d’esercizio di Insula del 2022: nell’anno si sono registrati 133 consegne di alloggio e 193 ritiri; quindi, 60 alloggi ritirati non sono stati riconsegnati ad assegnatari.

Gli interventi Ater

Dal canto suo, Ater risulta proprietaria di 9. 751 alloggi in tutta la Città metropolitana, dei quali oltre la metà localizzati nel territorio del Comune.

In base alla scheda ricognitiva presentata alla Regione nel febbraio 2023, nella Città Metropolitana di Venezia, tra il 61% e l’80% del patrimonio di proprietà di Ater, secondo un calcolo molto approssimativo tra i 5. 900 e i 7. 800 alloggi, richiederebbe interventi di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione. Sempre secondo la relazione di Ater, citata da Ocio, l’impegno economico necessario a riportare tutti gli alloggi di proprietà in buono stato di conservazione sarebbe di 317, 5 milioni di euro.

Dal 2009 al 2022 Ater ha investito circa 95 milioni di euro per interventi di costruzione, ristrutturazione, recupero, manutenzione straordinaria e acquisto di immobili, una media di circa 7 milioni di euro annui Nel 2020 Ater ha presentato alla Regione un Piano di vendita di alloggi Erp, che è stato approvato solo nel maggio 2022.

Nel quinquennio di validità del piano, ATER ha stimato di poter alienare circa 100 alloggi, di cui 80 agli inquilini assegnatari e 20 sfitti da vendere all’asta, prevedendo un introito complessivo di 5, 1 milioni di euro, poco più di 1 milione l’anno.

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