Dragon Ball e Ghostbusters, la magia a Belgioioso ha numeri record
/ Belgioioso. Il Maestro delle tartarughe di Dragon ball (celeberrimo cartone giapponese) beve una birra appoggiato al bancone. Poco più in là, due Acchiappafantasmi del film Ghostbusters si concedono a un selfie con un loro fan. Questi gli incontri che possono capitare al Belgioioso Comics and games, la due giorni del fumetto ospite del Castello raggiungibile da Pavia con le navette gratuite dalla stazione: cornice d’eccezione che ha conferito un ulteriore tocco di magia, dato che di solito eventi simili trovano spazio nei centri congressi.
«Abbiamo registrato oltre cinquemila presenze, siamo contenti dei numeri che abbiamo fatto anche quest’anno» spiega Marcello Bolzoni, tra gli organizzatori della fiera animata da tanti appassionati di cultura pop giapponese, giochi da tavolo e fumetti di produzione orientale e occidentale. È la sesta edizione dell'evento che, nel tempo, è stato capace di costruire un pubblico affezionato: «Ogni anno cerchiamo di differenziare la proposta per allargare il nostro pubblico, che nel corso del tempo siamo anche riusciti a fidelizzare. È una bella soddisfazione, perché in Lombardia gli eventi simili sono tanti e c’è parecchia concorrenza, per questo cerchiamo di proporre ogni volta una formula originale».
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Kenta Suzuki è stata la star della manifestazione con un doppio incontro sabato e domenica: divulgatore social con 380mila follower su Instagram, vive in Italia da più di vent’anni e racconta il Giappone con pillole e curiosità.
Master chief cammina tra noi
Tra le sale del castello di Belgioioso, decine di persone sfoggiano i loro costumi: sono i cosiddetti Cosplayer, appassionati di film, videogiochi, anime o manga (cartoni animati e fumetti giapponesi) che si abbigliano come i loro protagonisti preferiti replicandone le fattezze fino al minimo dettaglio: una passione che spesso assorbe mesi di lavoro per trasporre nella vita reale personaggi che, altrimenti, resterebbero confinati dietro a uno schermo o tra le pagine di un fumetto. Un gioco che diventa sfida, visto che è stato anche organizzato un concorso per premiare il Cosplay migliore sulla base dell’interpretazione, dell’inventiva e della fattura sartoriale del costume.
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Spiccano costumi ispirati ai personaggi di Dragon Ball, cartone animato giapponese ideato da Akira Toriyama, divenuto un cult per le persone nate tra gli anni Novanta e i primi Duemila (i cosiddetti Millenial). Oltre ai costumi ispirati alla cultura pop giapponese (e orientale) alcuni si rifanno alle produzioni statunitensi: sulla sicurezza degli avventori della fiera, “veglia” un soldato indossa una futuristica armatura, il volto coperto da un casco con la visiera specchiata: è Master chief, l’iconico personaggio di Halo, serie di videogiochi in prima persona che ha fatto la fortuna della console Xbox, lanciata da Microsoft nel 2001 e aggiornata fino alle attuali serie X e S.
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«Spazio agli indipendenti»
Il piano terra del Castello è stato dedicato all’area commerciale, con una quarantina di espositori dai fumetti ai videogiochi, dai manga ai giochi in scatola. Buona parte del primo piano è stato dedicato ai workshop della scuola del fumetto di Milano, all’area ludica e quella dedicata a illustratori e fumettisti indipendenti selezionati dal gruppo Mecenate povero. Una quindicina quelli scelti: «È un modo per far conoscere anche progetti più piccoli che non sono ancora così noti» aggiunge Bolzoni.
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