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Cucinelli, il re del cashmere a sorpresa elogia il governo: lo promuovo sicuro, ha aumentato la nostra credibilità

Cucinelli elogi al governo

L’ultimo plauso al governo Meloni arriva da un insospettabile come il re del cashmere, imprenditore vicino alla sinistra, Brunello Cucinelli, che agli elogi indirizzati all’esecutivo, aggiunge significative considerazioni sulla riscoperta dell’amor patrio e sul valore dell’eccellenza del Made in Italy come volano, traino e vettore di rilancio delle nostre produzioni in un’era di concorrenze globali. […]

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Cucinelli elogi al governo

L’ultimo plauso al governo Meloni arriva da un insospettabile come il re del cashmere, imprenditore vicino alla sinistra, Brunello Cucinelli, che agli elogi indirizzati all’esecutivo, aggiunge significative considerazioni sulla riscoperta dell’amor patrio e sul valore dell’eccellenza del Made in Italy come volano, traino e vettore di rilancio delle nostre produzioni in un’era di concorrenze globali. E su tutto, domina un senso di fiducia nelle istituzioni e nelle iniziative dell’esecutivo: uno slancio propositivo nel segno dell’ottimismo che fa dire all’imprenditore di essere «molto positivo per la nostra Italia e per l’Europa».

Da Brunello Cucinelli elogi al governo Meloni

Proprio così: «Io sono molto positivo» sulla situazione europea «e sono molto positivo per la nostra Italia», ha asserito ieri da Milano Brunello Cucinelli, dove ha presenziato all’incontro annuale con il mercato finanziario della Consob, e da dove ha ribadito la fiducia degli alfieri del made in Italy nei confronti del nostro Paese. «Credo che siamo forse uno dei migliori stati sociali al mondo. Siamo dei grandi manifatturieri, con lo 0,7% della popolazione siamo la settima potenza al mondo. Abbiamo il 7% di disoccupazione. Io sono affascinato dalla mia Italia e dal mondo che sta arrivando, con l’Ia e tutto», ha sentenziato il re del cashmere tradendo un ottimismo e una soddisfazione inequivocabili.

«Voglio vivere da italiano. Voglio collaborare con il mio governo»

E a chi gli chiedeva se promuovesse il governo italiano, Cucinelli ha risposto senza esitazione: «Lo promuovo sicuro. Io voglio vivere da italiano. Voglio collaborare con il mio governo, chiunque esso sia e in qualunque momento». Infine ha assicurato di voler «essere un’azienda italiana, che paga le tasse in Italia per i miei figli e nipoti e per chi verrà dopo di loro. Siamo una bella nazione». Parole non proprio scontate, quelle di Cucinelli, che valgono il doppio considerato che arrivano da un imprenditore che ha più volte rivendicato la propria «cultura socialista», ma che oggi riconosce alla premier di «aver aumentato la credibilità del nostro Paese».

Non solo il re del cashmere: tutti pazzi per il Made in Italy e il governo che lo rilancia

Non solo. Il re del cashmere non si dice neppure affatto preoccupato della concorrenza dei prodotti cinesi. «Penso che il nostro manifatturiero sia di altissima qualità. Non che non lo sia quello dei cinesi, ma ci sono aziende cinesi che producono in Italia per avere il brand Made in Italy», ha osservato Cucinelli a margine dell’incontro annuale con il mercato finanziario della Consob, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse preoccupato di eventuali dazi sui beni di lusso da parte della Cina.

Oggi Cucinelli elogia il governo, e nei mesi scorsi Giorgio Armani…

Così, dopo Giorgio Armani, il primo a spezzare una lancia nei confronti di Meloni nel febbraio scorso («La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha due elementi importanti in corpo abbastanza robusti, non ce li ha ma è come se li avesse» sentenziò in replica a un cronista inglese al termine di una sfilata). Dopo Diego Della Valle, (che confermò fiducia e sostegno all’esecutivo convinto che «sostenere il Made in Italy vuol dire agire, elaborare progetti per il Paese».

Miuccia Prada: «Io difendo l’Italia abbastanza a tutti i costi. Sì, lo dico»

E infine, per concludere questa riassuntiva e non certo esaustiva panoramica sui vari nomi di punta dell’imprenditoria e del Made in Italy, vale la pena ricordare, come fa puntualmente Il Giornale, ricordare le recenti valutazioni di Salvatore Ferragamo: «L’elemento fondamentale del lusso è il made in Italy, che continuerà a essere premiante nel lungo periodo». E di Miuccia Prada: «Io difendo l’Italia abbastanza a tutti i costi. Sì, lo dico». E oggi a dirlo, e a sostenere e ad approvare l’operato del governo in questa stessa direzione, sono davvero in tanti. E tutte personalità di peso…

 

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