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Vigevano, vendevano anabolizzanti e farmaci stupefacenti agli sportivi: due indagati

VIGEVANO. Dagli accertamenti sulla morte di Antonio Gerace, un kickboxer di 51 anni, avvenuta oltre un un mese fa in ospedale dopo un malore in palestra, sono seguite indagini che oggi hanno portato i carabinieri di Vigevano (Pavia) a denunciare due italiani di 34 e 35 anni accusati di vendere illegalmente palestre sostanze anabolizzanti e dopanti ai frequentatori di palestre.

Gerace si era accasciato all'inizio di una seduta di allenamento in una palestra di Vigevano il 20 maggio scorso ed era morto qualche ora dopo all'ospedale Humanitas di Rozzano. Da lì erano partite le indagini dei carabinieri di Vigevano (Pavia) che stamani, mercoledì, con il Nas di Cremona, hanno effettuato una serie di perquisizioni nelle province di Pavia, Milano e Massa Carrara sequestrando 3.600 compresse, 88 fiale e 780 euro in contanti.

In una nota firmata dal procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, si spiega che investigatori e inquirenti stanno ancora indagando per verificare se c'è correlazione tra la morte del kickboxer e l'assunzione di sostanze vietate

«L’attività d’indagine – si legge nella nota della procura – ha avuto inizio lo scorso mese, a seguito del decesso di un 52enne di Vigevano, avvenuto presso l’Ospedale “Humanitas” di Rozzano, dopo aver accusato un malore in una struttura sportiva del territorio vigevanese. Nel corso delle indagini, è emerso che gli indagati reperivano e detenevano diversi quantitativi di anabolizzanti/dopanti, in parte prossimi alla scadenza, da smerciare illegalmente tra gli avventori di palestre. Sono in corso accertamenti volti a verificare le cause del decesso del 52enne e l’eventuale correlazione della morte con l’assunzione di sostanze vietate».

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