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Spaccate in centro storico a Cittadella, l’autore è già in libertà

Spaccate in centro storico a Cittadella, l’autore è già in libertà

foto da Quotidiani locali

Un incubo per il centro di Cittadella, un giovane che distrugge le vetrine e ruba.

È stato arrestato, ma è ritornato a terrorizzare i commercianti.

«Per questo uomo è stato fatto tutto il possibile», allarga le braccia il sindaco della città murata Luca Pierobon, «sia da parte della famiglia che da parte del Comune e forze dell’ordine. Siamo intervenuti coinvolgendo tutti gli enti interessati, in modo da trovare una soluzione».

E quindi? «Le strade sono due: l’inserimento volontario in una struttura (e permanenza volontaria), oppure la via giudiziaria. La prima strada è stata provata più volte. La seconda ha avuto come esito un processo per direttissima, che ha decretato l’obbligo di dimora a Cittadella».

Mercoledì 26 giugno il 27enne è stato arrestato in flagranza di reato per furto aggravato e tentato furto, e giudicato per direttissima.

Era stato fermato vicino ad una libreria dove, poco prima, aveva sfondato la vetrina per introdursi e sottrarre il denaro conservato nel registratore di cassa, circa 400 euro in contanti.

Prima, altre tre spaccate: dopo aver danneggiato le serrande e le porte d’ingresso, il giovane aveva rubato un borsello da un centro estetico e tentato un furto in un salone di bellezza, entrambi in via Roma.

Un terzo tentativo è stato piazzato in Riva dell’Ospedale, in un negozio di abbigliamento.

I commercianti lo hanno rivisto in piazza poco dopo lo stop dei militari.

«Non entro nel merito della decisione sull’obbligo di dimora, anche se ritengo di pensarla come la maggior parte della cittadinanza. Le forze dell’ordine stanno facendo il possibile», ribadisce Pierobon, che rivendica il lavoro fatto fin qui: sono state tante le iniziative intraprese, impossibile elencarle «perché la privacy non lo permette».

Che fare? «A chi parla di Tso, ricordo che questo intervento sanitario deve essere richiesto dai medici, quindi senza richiesta di due medici il sindaco non può firmarlo. Per quanto riguarda il Daspo urbano, può essere applicato solo a persone non residenti nel Comune e quindi non è utilizzabile in questo caso».

Il primo cittadino pensa alla famiglia: «Chi è genitore può capire come si sentano dopo aver provato ogni strada per cercare di “salvare” il proprio figlio ed essere costretti ad assistere a questi risultati».

L’appello: «Chiedo di segnalare ai carabinieri la presenza dell’uomo in qualsiasi zona di Cittadella si trovi e in caso di reati di provvedere immediatamente con la denuncia».

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