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Cinque per mille a Padova, premiato lo Iov: arrivano 3 milioni

Cinque per mille a Padova, premiato lo Iov: arrivano 3 milioni

foto da Quotidiani locali

Il cuore dei padovani (e non solo) vale più di 11 milioni di euro. È quanto ha fruttato il cinque per mille alle realtà benefiche del territorio.

Sono stati più di 276 mila i contribuenti che nella dichiarazione dei redditi 2023 hanno inserito il codice fiscale di una Onlus o un organizzazione di volontariato con sede nel Padovano.

È quanto emerge dalla pubblicazione dei destinatari dei contributi del cinque per mille sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Chi ha avuto di più in Italia

A livello nazionale ad ottenere più fondi è stato l’Airc, la fondazione per la ricerca sul cancro, con un importo di 69,3 milioni di euro.

Subito dopo la Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro con 12,2 milioni e quindi Emergency con 11,3 milioni.

Ai primi posti anche la Lega del filo d’oro, l’Ail che promuove la ricerca contro le leucemie, l’Istituto europeo di oncologia di Milano, Medici senza frontiere, la fondazione Sclerosi multipla, e Save the children.

Per trovare la prima realtà padovana – anche la prima del Veneto – bisogna arrivare al 18esimo posto della graduatoria nazionale: si tratta dello Iov, l’istituto oncologico veneto è stato scelto da 61.930 contribuenti con un importo complessivo di 3,1 milioni di euro.

Poi al ventesimo posto nazionale c’è la Città della speranza (che formalmente ha la sede a Monte di Malo, nel Vicentino) che ha ottenuto molte più firme, ben 70.904, ma raccolto meno soli: quasi 2,5 milioni.

Le altre realtà padovane

Al terzo posto tra le realtà padovane si classifica il Cuamm (che risulta con la denominazione “Opera San Francesco Saverio”) con 652 mila euro, quindi i frati del Santo che riceveranno 641 mila euro.

E ancora oltre 7.500 contribuenti hanno scelto di finanziare la ricerca del Bo con un totale di 404 mila euro.

E ancora c’è un bel boom del canile di Rubano che ha ottenuto 173 mila euro.

Sopra i 100 mila euro anche l’Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare.

Per quanto riguarda il Comune sono state 1.706 le scelte che portano 62.800 euro.

I commenti

«Un ringraziamento infinito e anche una punta di orgoglio: mi piacerebbe dire grazie ad ogni persona di quelle 61.930 che hanno donato una parte del proprio reddito al nostro Istituto – sottolinea la direttrice generale dello Iov Giuseppina Bonavina – Questo non è soltanto un bel gesto di solidarietà, ma è un atto concreto che ci aiuta a fare meglio e, spesso nel nostro quotidiano, ci aiuta a risolvere anche questioni di vita o di morte. Queste donazioni sono fondamentali per il progresso della ricerca».

«Perseverare in chiarezza, trasparenza e visibilità su ciò che si fa e su come vengano impiegate le donazioni ci ha premiato – è il commento del fondatore della Città della Speranza Franco Masello – Perché quando chiedi in nome della solidarietà devi essere chiaro. Come abbiamo sempre affermato, 1.500 firme ci consentono di finanziare l’attività di un ricercatore per un anno intero nell’Istituto moltiplicando le possibilità di nuove scoperte per la diagnosi e la cura di bambini e ragazzi affetti da patologie oncoematologiche o malattie rare. Queste oltre 9 mila firme raccolte ci consentiranno di impiegare 6 nuovi ricercatori per portare avanti altrettanti nuovi progetti di ricerca».

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