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Elettrificazione a Ivrea, primi interventi a rilento a causa di tubi in amianto sotto la galleria

IVREA

Il tratto della ferrovia Ivrea-Aosta è stato chiuso lo scorso 3 gennaio, ma dopo sei mesi dei cantieri lungo i 66 chilometri di binari non se n’è visto neanche uno. L’unico, quello aperto a marzo a Ivrea, in piazza Perrone, procede a rilento dopo che le varie imprese chiamate a spostare i sottoservizi (acqua, fognature, luce, gas e linee telefoniche) hanno trovato vecchi tubi rivestiti di amianto. Per il resto dei grandi cantieri - previsti tra la primavera e l’estate a Hône, Bard, Montjovet e Saint Vincent - neanche l’ombra. Da Rfi però, su sollecitazione della Regione Valle d’Aosta, hanno assicurato che i tempi di consegna della maxi opera, primavera-estate 2026, saranno rispettati.

Tornando a Ivrea, l’unica società che è riuscita a completare lo spostamento dei sottoservizi è la Smat. Ferma proprio in questi giorni la Tim dopo che gli operai hanno trovato vecchi tubi in amianto.

«Quando si ha a che fare con l’amianto – spiega l’assessore al Lavori pubblici Francesco Comotto – bisogna per forza di cose fermarsi e attendere le autorizzazioni per poterlo smaltire in maniera corretta e in tutta sicurezza. Nei prossimi giorni il Comune chiederà una riunione con Rfi e le imprese interessate da questi lavori in modo da chiedere un’autorizzazione unica e non perdere tempo prezioso».

L’ultima società a lavorare sarà Aeg il cui intervento è considerato il più complicato poiché proprio in corso Cavour corre una grossa tubazione del gas.

Solo dopo la risoluzione delle interferenze dei sottoservizi, entrerà nel vivo del cantiere con la demolizione del muro in via Riva e la posa dei micropali: 6 mesi (autunno 2024): poi si proseguirà con la demolizione e la ricostruzione del primo concio di galleria artificiale e la ricostruzione del muro di sostegno di via Riva: 6 mesi (inizio 2025); parzializzazione traffico su corso Cavour (dopo Carnevale 2025); demolizione e ricostruzione secondo concio (sotto corso Cavour): 5 mesi (estate 2025); demolizione e ricostruzione 3° concio (sotto marciapiede Lungo Dora): 5 mesi (fine 2025). I lavori riguarderanno solo 40 metri della galleria artificiale che costituiscono l’unico tratto troppo basso, mentre la galleria naturale non ha necessità di interventi. Per spaccare la roccia non saranno utilizzati esplosivi.

Per quanto riguarda i cantieri lungo la ferrovia, Rfi ha fatto sapere alla Regione Valle d’Aosta che la progettazione esecutiva ha avuto necessità di tempi di valutazione maggiori del previsto e che la fase di preparazioni dei lavori è quasi conclusa e l'avvio dei cantieri è imminente.

«Stiamo programmando un incontro con Rfi per fare il punto della situazione a metà luglio – ha spiegato in consiglio, confermando i ritardi, l’assessore ai Trasporti Luigi Bertschy - e a settembre daremo informazioni alla comunità sullo stato di avanzamento dei cantieri».

Il cronoprogramma dei lavori prossimi a partire (per costo totale di 115 milioni di euro) prevede la demolizione dei binari nelle stazioni di Hône-Bard e Nus, i lavori nelle gallerie di Montjovet per la posa della linea elettrica aerea, gli interventi di pre consolidamento della galleria Torrensec a Saint-Vincent. Si procederà in parallelo agli scavi e al getto dei blocchi per i pali nella linea elettrica tra Ivrea e Montalto Dora.

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