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G7 Istruzione a Trieste: ecco il piano per cambiare la scuola

G7 Istruzione a Trieste: ecco il piano per cambiare la scuola

Il documento finale del G7: si punta su talento, innovazione, inclusione

TRIESTE Un Piano Trieste con obiettivi e azioni concordati per cambiare volto al mondo della scuola, puntando su talento, innovazione, inclusione, valorizzando la figura degli insegnanti e facendo incontrare offerta educativa e mercato del lavoro.

I ministri del G7 hanno sottoscritto sabato, nell’ultimo giorno del summit triestino, la dichiarazione finale in 22 punti: un manifesto programmatico che indica, oltre ai principi, le linee guida operative su cui i rappresentanti governativi hanno trovato l’intesa.

A riassumerne i contenuti è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha voluto in primis sottolineare la «condivisione straordinaria» dimostrata dai partecipanti.

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TALENTO E INCLUSIONE

Al centro c’è «la valorizzazione dei talenti dei nostri giovani – ha spiegato Valditara, citando anche l’importanza di un’educazione sempre più personalizzata –. Abbiamo concordato che così come gli Stati sono al servizio delle persone, la scuola sia al servizio degli studenti, dando a tutti un futuro importante, senza lasciare indietro nessuno. Un messaggio di inclusione». E «per una vera inclusione si deve ridurre il divario di genere – ha continuato –, avere uguali prospettive per ragazze e ragazzi. È stata sottolineata con forza l’esigenza di lottare contro la dispersione scolastica, accentuata dopo il Covid. Riportiamo i ragazzi a scuola, questo è l’impegno comune». A proposito di dispersione, Valditara ha fatto riferimento al fenomeno hikikomori (definizione nata in Giappone): «Sta drammaticamente contagiando anche l’Italia dove 50 mila giovani restano chiusi in casa, attaccati ai social, e non vanno a scuola».

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LAVORO E IMPRESE

Valditara ha posto l’accento sull’importanza della «formazione tecnico professionale di grande qualità» e di «una collaborazione sempre più stretta tra la scuola e il mondo del lavoro e dell’impresa». Riferendosi agli Istituti tecnici superiori (Its) il ministro ha rimarcato che «il 95% degli studenti che si diploma trova immediatamente lavoro, l’altro 5% non lo trova perché va all’università, quindi c’è un full employment». «Oggi – ha insistito – il mercato del lavoro ha uno straordinario bisogno di nuove specializzazioni e le imprese offrono un lavoro che non trovano. Abbiamo sentito qui l’esperienza degli Stati Uniti per riformare il percorso della formazione tecnico professionale collegandola al mondo dell’occupazione. Dobbiamo dare opportunità formative coerenti con il mondo del lavoro e con i talenti dei nostri giovani, che altrimenti vanno sprecati ed è un delitto». «I tecnici specializzati e altamente qualificati – ha ricordato – sono sempre più richiesti e sempre meglio pagati».

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VALORIZZAZIONE dei DOCENTI

Una delle priorità, nelle linee guida, è «ridare autorevolezza e centralità alla figura dei docenti, il vero pilastro della scuola, hanno nelle loro mani il futuro dei nostri giovani». Come fare? Valditara ha parlato di incremento dei salari, formazione continua, assunzioni, ricordando in particolare il piano che in Italia «ha portato già ad assumere oltre 40 mila insegnanti, ai quale se ne aggiungeranno altri», di welfare, e ha insistito in particolare sulla necessità di «valorizzare la centralità sociale dei docenti», che si realizza anche tutelandoli rispetto a una «sempre maggiore aggressività nei loro confronti», sia da parte degli studenti che delle famiglie. In questo senso il ministro ha auspicato «un’alleanza tra famiglie degli studenti e docenti». Tutto questo «è fondamentale – ha osservato Valditara – anche per ridare entusiasmo e motivazioni». E poi «la difesa del loro ruolo, che merita rispetto, noi abbiamo portato l’esperienza italiana del voto in condotta». Inoltre «il tema della dignità del docente passa dalla difesa legale, dall’assicurazione per gli infortuni sul lavoro».

AFRICA E UCRAINA

«Sosteniamo una maggiore collaborazione tra i Paesi del G7, l’Unione Africana e i Paesi africani per affrontare le sfide legate all’istruzione e alla formazione, nonché all’offerta di lavoro e alla domanda di abilità e competenze» è l’impegno assunto nella dichiarazione finale. «Abbiamo trovato ampia condivisione su un grande piano per l’istruzione in Africa» ha detto Valditara. Quanto all’Ucraina, «continuiamo a denunciare l’aggressione della Russia contro l’Ucraina – si afferma nel documento –, e ribadiamo il nostro impegno per contribuire alla ristrutturazione e alla ricostruzione delle scuole danneggiate».

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Valditara ha definito l’intelligenza artificiale uno «strumento straordinario, anche per personalizzare la formazione», uno strumento, però, che «va sempre governato». L’obiettivo è «elevare sempre più l’intelligenza umana al cui servizio gioca l’intelligenza artificiale». Nel chiudere la conferenza stampa il ministro ha voluto ringraziare anche il sindaco Roberto Dipiazza e il governatore Massimiliano Fedriga «che hanno dato un contributo fondamentale per il successo di questo G7 in una splendida città, crocevia di culture e di popoli, luogo di dialogo e quindi di progresso». —

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