La foglia di fico
Parto dalla Nazionale, sia perché in ordine cronologico è l’ultimo evento calcistico di cui parlare, sia perché proprio ascoltando la conferenza stampa post eliminazione ho avuto l’ispirazione per il titolo di questo pezzo.
Non ho mai fatto mistero che l’ultima Nazionale ad avermi scaldato il cuore e le mani è stata quella di Conte. Le successive, nonostante il trionfo Europeo del 2021, non mi hanno nemmeno avvicinato al tifo, diciamo che mi hanno lasciato neutro. Era palese fin da prima di iniziare questo Europeo che per gli azzurri ci sarebbero state ben poche speranze di poter fare la voce grossa. Le prestazioni offerte contro Croazia e Spagna hanno confermato che questo gruppo è arrivato in Germania con la testa sicuramente da un’altra parte, o quantomeno non con la concentrazione e la voglia che la manifestazione avrebbe richiesto.
Dopo la Croazia ho letto un po’ dappertutto che con la fase ad eliminazione diretta sarebbe iniziata un’altra competizione e che essendo una gara secca sicuramente la nostra Nazionale avrebbe cambiato atteggiamento. Foglia di fico che è caduta non appena sono scesi in campo e la Svizzera ha iniziato a giocare. Io non ho visto la partita, ho visto solo il “riassunto” e da quel poco che ho visto tolte 2-3 occasioni la Svizzera ha letteralmente dominato e si deve ringraziare solo il Sig. Donnarumma se i passivi visti finora non sono stati molto più pesanti.
Ecco, hai voglia a dire che c’è un progetto, che sai come porre rimedio allo scempio visto finora, che ci sono le idee ben chiare e che il progetto è partito con l’obiettivo Mondiale 2026 (strano però dirlo ora, magari si poteva anche dire all’inizio e avrebbero tolto pressione ad un gruppo di sbarbatelli che, tolti 2-3 elementi, non ha mai giocato partite che contano con una maglia pesante come quella azzurra).
E tutte queste parole sono foglie di fico che vengono puntualmente spazzate via dai turbolenti eventi sul campo (non qualificazione al Mondiale, prestazioni obbrobriose ed aberranti all’Europeo, scelte del CT discutibili e così via).
Così come le foglie di fico azzurre anche quelle rossonere stanno durando relativamente poco. Le parole di chiunque ormai sia nella dirigenza o nella proprietà del Milan vengono puntualmente smentite dai fatti.
Per problemi logistici non ho potuto commentare la conferenza stampa del dipendente\consulente di RedBird che ha scavato, visto che il fondo s’era già raggiunto, iniziando la discesa verso valori negativi dei picchi di ridicolo e grottesco che stanno caratterizzando l’avventura di Uccello Rosso alla guida della nostra squadra.
Premetto che l’Ibra calciatore mi ha fatto godere e non poco, ma molti suoi atteggiamenti non mi sono mai andati molto a genio. Fin quando si è trattato però di passarci sopra visti i risultati portati era un conto, adesso anche con lui il credito è praticamente pari a zero, così come il resto dei parvenue che popolano dirigenza e proprietà.
Sei stato spesso determinante in campo, ho paura che non lo sarai dietro la scrivania
Ci è stato detto che Conte non soddisfa i criteri che l’algoritmo ha usato per scegliere il tecnico ed a stretto giro di posta è arrivata la ventata che ha spazzato la foglia, visto che proprio il mister salentino ha dichiarato: “Io mi considero un manager, da altre parti può dare fastidio”. Sia mai che effettivamente arrivi qualcuno che vuole curare i dettagli per vincere! Noi vogliamo vincere solo a parole e sulla carta!
Andando avanti, sempre il solito consulente ha dichiarato che Theo e Maignan devono continuare a fare la storia del Milan, togliendoli di fatto dal mercato. Non passano nemmeno 7 giorni che Theo smentisce queste parole, lasciando intendere che di futuro se ne parlerà dopo l’Europeo e che non è così scontato che continui a indossare la maglia rossonera.
L’altra enorme grana che mette nei guai la nostra proprietà è il fatto che altri americani, appena insediatisi nelle poltrone del comando, non hanno smantellato la squadra, ma anzi, l’hanno subito stabilizzata dando il via libera ai rinnovi più importanti a suon di soldoni. Ora, io non so cosa faranno dell’Inter nel breve, medio e lungo termine, ma appena arrivati con i fatti hanno dimostrato quantomeno di voler tenere la base che ha vinto lo scudetto.
Mentre noi, con i fatti, dimostriamo ancora una volta che l’obiettivo non dichiarato ma realmente perseguito da chiunque è quello finanziario e non quello sportivo. Ricchi bonus personali al raggiungimento di un bell’attivo di bilancio, un altro bonus per aver preso un allenatore che costa due lenticchie secche e il cui eventuale (nemmeno tanto) divorzio costerà ancora meno e via dicendo.
Sono due anni almeno che la dirigenza sa che dovrà sostituire Giroud ed ad oggi, lunedì 1° Luglio, ancora siamo dietro alle commissioni per Zirkzee (che per inciso io ritengo una grossa scommessa).
Lo spazio di manovra economico per fare una signora campagna acquisti c’è, eppure non so perché ma sono sicuro che si sceglierà scientemente di continuare a puntare su scommesse e non su giocatori affermati, a meno che non se ne trovi qualcuno in occasione o a prezzo di saldo (vedasi LC e Pulisic nel mercato scorso).
Chiunque sano di mente sa che la nostra rosa ha bisogno di diversi interventi, anche importanti, eppure questi continuano a ripetere che saranno fatti solo interventi accurati e mirati (e tremo al solo pensiero di cosa intendano LORO per interventi mirati ed accurati).
A questo aggiungiamo che il pedigree di Fonseca fa rabbrividire vista la sua unica esperienza italiana alla Roma che nei numeri è addirittura inferiore a Pioli (sempre se non si guardano i goal presi e gli infortuni, che sono superiori).
Capite bene quindi come io sia molto pessimista sulla prossima stagione, per me è una catastrofe annunciata quasi quanto la disastrosa campagna in terra tedesca della nostra Nazionale.
Voglio sperare che non continuino a cadere le foglie, ma so già che le mie rimarranno speranze vane e disattese.