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Sannazzaro, dodici famiglie  senza gas da maggio

SANNAZZARO – Oltre un mese di attese ed il malcontento tra le dodici famiglie del civico 9 del condominio Beta di via Albino Cei aumenta. Era il 29 maggio scorso quando una fuga di monossido di carbonio, fuoriuscita da uno scaldabagno, fu la causa di un grave caso di intossicazione di una donna (in totale furono ricoverate in ospedale altre dieci persone) che si salvò grazie alle cure ricevute presso l'ospedale di Niguarda. Le necessarie indagini si sono subito concentrate sulla canna fumaria comune a dodici famiglie su cui sono stati posti i sigilli ed il tassativo divieto d'uso.

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I tecnici di Ats, secondo gli inquilini del palazzo, non si sarebbero però più visti lasciando però la canna fumaria inutilizzata. Dicono all'unisono alcuni inquilini: “Dodici famiglie dei sei piani del condominio sono impossibilitati ad usare docce e cucine. Si vive da oltre un mese in attesa che le autorità ci dicano qualcosa in merito all'esito dell'inchiesta aperta sullo stato della canna fumaria. Abbiamo interessato l'amministratore condominiale per cercare di capire qualcosa sull'inchiesta e per poter tornare prima alla normalità. Pare che all'amministratore nessuno abbia però risposto”.

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Su tale situazione Ats dovrebbe pronunciarsi per la riapertura delle due linee di scarico collegate alla canna fumaria ma il silenzio perdura tra il disagio di dodici famiglie con le quali vivono anche bambini piccoli. Insomma, il gas non lo si può usare sino a che saranno tolti i sigilli allo scarico dei sei piani. “Intanto” aggiungono gli inquilini dell'ingresso 9 del palazzo ”qualcuno va a fare la doccia da perenti o da famiglie amiche e c'e' chi cucina con l'uso di fornelli elettrici, comprati dopo il blocco degli scarichi. Ma i fornelli elettrici, al di là dei consumi, hanno comunque un costo d'acquisto. E c'è anche chi mangia pasti freddi o semplici panini per ovviare ad un inconveniente che pare non avere fine. Chiediamo celerità nell'inchiesta perchè questa situazione, qualunque sarà l'esito, sta causando gravi disagi a quasi cinquanta persone”.

PAOLO CALVI

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