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Il pompiere che ha tentato di salvare Margherita:«L’ho vista in acqua e mi sono tuffato»

Il pompiere che ha tentato di salvare Margherita:«L’ho vista in acqua e mi sono tuffato»

foto da Quotidiani locali

Sono arrivati tutti e quattro ieri sera, ritornati da quell’angolo di paradiso che in un istante li ha trascinati all’inferno. Sulle spalle si portano dietro un doppio carico di valige e di dolore quello che è tornato con loro dall’isola portoghese di Madeira, dove nella mattina di giovedì ha perso la vita Margherita Salvucci, psichiatra di 28 anni laureata all’Università di Padova. C’è chi ha pianto una figlia, chi una sorella, chi la ragazza con cui progettava di trascorrere la propria vita.

È il dolore di Ornella, ex sindaca di Colmurano da cui veniva la 28enne, che la sera di mercoledì scorso ha visto scivolare tra gli scogli la figlia, travolta da un’onda anomala. Il dolore del padre Piergiuseppe, che in un istante ha perso la sua «Marghe». Di Ester, che piange una sorella e una compagna di viaggi. E di Marco, il fidanzato-collega di studi, veneziano, che non è riuscito ad arrivare in tempo per dire addio all’amore della sua vita.

Sono atterrati tutti e quattro all’aeroporto di Roma Fiumicino nel primo pomeriggio di ieri, quindi si sono messi in viaggio per tornare nel piccolo paese di Colmurano, nel maceratese. Un piccolo Comune di poco più di mille anime, ma che si prepara a dimostrare il suo grande cuore.

Il sindaco Mirko Magri ha infatti già annunciato che disporrà il lutto cittadino per il giorno dei funerali di Margherita. Ma per la data delle esequie si dovrà però attendere. Sebbene la famiglia Salvucci abbia già concordato il nullaosta con l’ambasciata, e preso contatti con le pompe funebri per il rimpatrio, è prevista per la settimana prossima l’autopsia sul corpo della ragazza. Questione che ritarderà inevitabilmente le operazioni di rientro della salma, che dovrebbe tornare in patria tra due o tre settimane. I funerali, a quel punto, si svolgeranno nella parrocchia di San Donato, nel paesino in provincia di Macerata.

È ancora a Madeira Manuel Solms, il vigile del fuoco fuori servizio di 34 anni che si è gettato eroicamente tra le acque dell’Atlantico, dove Margherita era stata trascinata da un’onda anomala. «Eravamo anche noi alle piscine naturali, un posto bello ma molto pericoloso», ha racconta Solms al “Resto del Carlino”, «Ho visto questa ragazza trascinata via da un’ondata mentre faceva il bagno. Non riusciva a tornare verso riva perché nella zona non ci sono approdi ma soltanto scogli», aggiunge. Margherita aveva raggiunto a nuoto la barriera di contenimento della piscina naturale, insieme alla sorella Ester.

Mentre si trovava in piedi è stata presa in pieno da un’onda molto forte che l’ha trascinata giù per la scogliera, con una caduta di diversi metri. «Come vigile del fuoco sono soccorritore acquatico, mi sono tuffato in una delle piscine e da là ho lanciato un salvagente verso la ragazza, che però era troppo lontana per afferrarlo. Allora sono uscito in oceano aperto e ho iniziato a nuotare verso Margherita», aggiunge il pompiere.

«Ha compiuto un gesto eroico che ci ha dato speranza in un primo momento», ha raccontato a tal proposito la madre Ornella. Ma nonostante lo sforzo, Margherita è arrivata in ospedale in condizione disperate. Nella caduta si era infatti ferita alla testa. I tentativi di rianimazione hanno riacceso la speranza, perché c’era un debole battito del cuore.

Poi però le complicazioni, la lunga notte, e quindi alle 11.30 di venerdì mattina, il decesso. Avvisato dell’incidente il fidanzato di Margherita, il veneziano Marco Romanelli, anch’egli specializzando a Padova in Psichiatria, ha tentato di raggiungere Madeira per potersi ricongiungere con Margherita: ma al suo arrivo è stato purtroppo accolto dalla tragica notizia. Mentre ieri sono tornati a casa, i familiari sono stati accolti brevemente da amici e parenti del paesino di Colmurano, e quindi si sono ritirati nel dolore.

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